Il Comune di Courmayeur ha aderito al Manifesto della comunicazione non ostile, il progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole proposto dall’Associazione Parole Ostili e promosso dall’Anci.
A deciderlo la Giunta comunale, che ha pensato di abbracciare il progetto che costituisce – scrive in una nota – “un’occasione per ridefinire lo stile con cui si sta sul web e per responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dal presupposto che in particolare i social network, pur essendo luoghi virtuali, non sono un porto franco, ma il centro in cui si incontrano persone reali”.
Per perseguire questo scopo Parole Ostili ha elaborato il Manifesto trasmesso poi tramite Anci ai Comuni, a firma del Presidente Antonio Decaro.
Il Comune di Courmayeur nel sottoscrivere il Manifesto si impegna a darne attuazione in tutte le attività e in tutti i canali di comunicazione non solo online e a divulgarne il contenuto sul territorio, consapevole della necessità di riportare ad un uso corretto del significato delle parole per lo sviluppo di una comunità educante.
Nel documento sono elencati dieci punti per rendere la rete un luogo più rispettoso e civile: virtuale è reale, si è ciò che si comunica, le parole danno forma al pensiero, prima di parlare bisogna ascoltare, le parole sono un ponte, le parole hanno conseguenze, condividere è una responsabilità, le idee si possono discutere le persone si devono rispettare, gli insulti non sono argomenti e anche il silenzio comunica.
Ad oggi hanno sottoscritto il Manifesto i comuni di Milano, Torino, Padova, Novara, Ferrara, Lanciano, Azzano Decimo, Latina, Palmi, Figline e Incisa Valdarno, Fidenza, Alghero, Maruggio, Nicolosi, Termoli, Occhiobello, Rho, Santarcangelo di Romagna, Castiglione in Teverina, Settimo Torinese e le Università Luiss, Lumsa, Cattolica, Trieste, Brescia, L’Aquila, Genova, Camerino, Udine, Teramo ed ora Courmayeur.