“Quando si parla di violenza contro le donne, e di violenza in generale, il sentimento peggiore è l’indifferenza, far finta di non vedere”. Queste le parole che Chantal Certan, assessora regionale alla Sanità, ha scelto oggi – giovedì 15 novembre – per presentare la serie di iniziative per la Campagna antiviolenza 2018, a corollario della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
La violenza, un problema culturale
La cultura come “argine” alla violenza sulle donne è il centro assoluto dell’iniziativa, e Certan lo spiega bene: “È importante conoscere questo fenomeno purtroppo ancora molto attuale, che deve essere affrontato tramite un cambiamento culturale che, in quanto tale, necessita sempre di tempo. È indispensabile educare alla cultura del rispetto verso la persona, contrastando gli stereotipi attraverso un lavoro sinergico”.
Dal tavolo le fanno eco il Presidente del Consiglio Antonio Fosson, che parla dell’importanza di “porre le basi culturali anche per l’accoglienza verso chi subisce la violenza, dando punti di riferimento”; e l’Assessore all’Istruzione Paolo Sammaritani che invece parla di “un problema trasversale, che pesa anche sull’aspetto educativo e culturale, barriere che purtroppo ancora oggi esistono”.
La violenza di genere, un “sommerso” che si può sconfiggere
Ed è sul silenzio che accompagna la violenza che punta invece il Commissario dell’Usl Angelo Pescarmona: “Tutte queste iniziative hanno un minimo comun denominatore: puntare l’attenzione su un problema che ha ancora tanto ‘sommerso’ che la cultura può ridurre, con l’obiettivo di essere sempre al fianco delle donne che hanno subito violenza e non lasciarle mai sole”.
Sul titolo della campagna, “Creature oscurate, illuminate creature”, si sofferma invece Patrizia Scaglia, Dirigente del Forum permanente regionale contro le molestie e la violenza di genere: “Le vittime di violenza si vedono soffocate, violentate nell’intimo sia fisicamente sia psicologicamente. Ma c’è anche luminosità, perché ci sono donne che ce la fanno, capaci di uscirne grazie agli aiuti e a loro stesse. Donne da sempre coraggiose che danno una visione culturale diversa da quella che ancora oggi esiste”.
Gli eventi
Tanti gli eventi – qui il programma completo – che già dai prossimi giorni si intersecano per la campagna antiviolenza 2018. Tra questi due incontri in Cittadella dei Giovani, venerdì 16 novembre, con gli studenti delle superiori; la serata “Mary Shelley, la donna che inventò la paura” (lunedì 19 alle 18.30 a Palazzo regionale); la presentazione del progetto “La vita che vorrei”, che ha visto i ragazzi realizzare una graphic novel ed un cortometraggio (mercoledì 21 alle 16, in Cittadella), il dialogo con la giornalista di Avvenire e del Corriere Marina Terragni (il 23 novembre nel Salone ducale di Aosta, alle 17) e ancora la serata – sabato 24 alle 17, in regione – in memoria di Anna Cisero Dati, donna resistente.
Le panchine rosse contro il femminicidio
Un simbolo per ricordare tutte le donne che hanno subito violenza, fisica o morale, sono le panchine rosse che, in questi giorni, sorgeranno – dopo quella di Aosta – in altri quattro comuni della Valle.
La prima verrà inaugurata a La Salle sabato 17 novembre alle 11, mentre le altre saranno verranno presentate a Nus (sabato 24 alle 11), Saint-Vincent (lo stesso giorno, ma alle 15.30) e a Courmayeur (domenica 25 alle 11).