Dal laboratorio di pasticceria a quello di orticoltura, dalla grafica alla sartoria. Sono gli “Spazi di opportunità” creati dall’omonimo progetto partito lo scorso novembre, che oggi coinvolge 24 persone con disabilità gravi in sei laboratori occupazionali. I partecipanti hanno tra i 20 e i 46 anni, con un’età media di 30. L’obiettivo lo riassume Renzo Bertoncin, tra gli imprenditori coinvolti: “Formare persone, sviluppando le loro capacità, per garantirgli un futuro nel mercato del lavoro”.
I laboratori diventano così strumenti per avvicinarsi al mondo del lavoro, scoprendo attitudini e passioni. “Sono spazi dove le persone si possono sperimentare nell’inclusione lavorativa”, evidenzia l’assessore regionale alle Politiche sociali Carlo Marzi.
Il progetto raccoglie l’eredità di una precedente iniziativa, ma con elementi innovativi: “Abbiamo introdotto o potenziato la correlazione tra attività sociali e tessuto produttivo”, spiega Katia Zanello del Dipartimento politiche sociali.

Sono stati creati due tipi di laboratorio: uno con finalità transitorie, per analizzare risorse e difficoltà delle persone e indirizzarle verso un percorso più idoneo, l’altro pensato per chi ha già fatto esperienze simili ma necessita ancora di crescita e formazione.
Ogni laboratorio accoglie tra le quattro e le sette persone. “Ciascuno ha il proprio progetto personalizzato”, ricorda Simona Gamba del Dipartimento politiche del lavoro. “Abbiamo previsto un’attività di supporto per rendere i contesti accessibili e rimuovere le barriere alla crescita personale”.
Le realtà coinvolte sono: la cooperativa Mont Fallère (florivivaismo), Forrest Gump (orticoltura), La Sorgente (cucina), pasticceria Bertoncin in collaborazione con C’era L’Acca, l’Esprit à l’Envers (sartoria) ed l’Enaip (grafica).
“Abbiamo cercato di rispettare le preferenze di tutti i partecipanti”, aggiunge Silvia Squarzino di Enaip. “Ogni gruppo è seguito da un tecnico esperto e da un tutor per l’inserimento lavorativo”.
Prodotti e servizi dei laboratori saranno presentati sulla vetrina virtuale del sito in costruzione – www.spazidiopportunita.it – dove sarà possibile prenotarli. “Non sarà un vero e proprio e-commerce”, spiega William Novelli, curatore della comunicazione. “I partecipanti al progetto, al pari degli imprenditori, dovranno raccontare prodotti e servizi con scatti, reel e tutorial, che pubblicheremo anche sui social dell’iniziativa. Sul sito saranno poi presenti tariffe e eventuali moduli di prenotazione”.
Il progetto ha un finanziamento ministeriale di 1 milione e 174 mila euro.
“I laboratori occupazionali servono a creare una condizione iniziale per cogliere capacità e determinazione” evidenzia l’assessore alle Attività produttive Luigi Bertschy. “L’ambizione che abbiamo tutti è quello di dare a queste persone quello a cui ambiamo tutti noi: la possibilità di vivere del proprio stipendio.” Strumenti successivi per entrare nel mondo del lavoro sono le borse lavoro, i tirocini e gli inserimenti incentivati, nel pubblico e nel privato.
Il lavoro è uno dei tasselli del “Progetto di vita” previsto dalla riforma per la disabilità. “La Valle d’Aosta è stata la prima regione a partire con il concetto di autodeterminazione”, conclude l’assessore Marzi. “Al momento della riforma avevamo già attivato 168 progetti di vita individuale”.