Disabilità, la prima volta di Alice Leccioli sullo snowboard
Dopo aver camminato nella città più bella del mondo, essersi lanciata con un paracadute, ieri Alice Leccioli ha avuto il suo battesimo delle piste a Courmayeur. La 19enne di Ferrara, fin dalla nascita è affetta da diparesi spastica, una forma di paralisi cerebrale che non le permette di muovere le gambe autonomamente. Grazie ad una protesi robotica, un esoscheletro, donatole da una benefattrice e che lei ha ribattezzato “Felicità”, può oggi stare in piedi sulle proprie gambe. Da quando l’ha ricevuto, la giovane si impegna a promuovere l’accessibilità presso le amministrazioni allo scopo di aiutare altre persone nella sua situazione.
Alice Leccioli è la prima persona con la sua patologia – la diparesi spastica – ad usare questa tecnologia, sotto la direzione del Dott. Franco Molteni e della sua equipe: è un ausilio riabilitativo che consente di migliorare postura e controllo corporeo.
Il suo viaggio di sensibilizzazione ieri l’ha portata ai piedi del Monte Bianco dove grazie ad Andrea Borney, maestro di sci di Courmayeur e inventore del Bass, uno strumento ludico e riabilitativo che permette di scivolare sulle piste. Lo snowboard adattato consente alle persone con gravi limitazioni funzionali (tetraparesi spastica, emiplegia, atassia) di praticare lo snowboard in stazione eretta con l’aiuto di un maestro. Già anima dell’associazione Antenne Handicap, Borney ha dato vita insieme ad altri a Lymph Foundation, Fondazione che conduce ricerche sui benefici della sciterapia in collaborazione con enti di ricerca – come l’Università La Sapienza.
Alice ha condiviso ieri l’esperienza assieme ad altre persone con disabilità come Michelle Narcisa Benitez, giovanissima valdostana con paralisi cerebrale, che spera un giorno di poter provare un esoscheletro indossabile.
“A Courmayeur si punta a costruire una proposta turistica per tutti, perché la montagna va intesa come una opportunità, e non come un ostacolo. E così ai piedi del Monte Bianco si raccoglie la sfida di proporre un luogo da esplorare e da vivere tutto l’anno, per tutti. – spiega una nota – Oltre a Courmayeur Mont Blanc Funivie, si può salire, grazie a rampe e ascensori, sulle cabine trasparenti di Skyway Monte Bianco. Tutto è studiato per offrire un’esperienza davvero per tutti, con ampie vetrate, ascensori per evitare le scale, corridoi ampi, sia nella stazione intermedia del Pavillon che a Punta Helbronner. Qui si può pernottare al rifugio Torino e spostarsi in quota con sedie a rotelle dalle ruote “fat”, con pneumatici molto larghi. Non mancano i sentieri accessibili a tutti”.