Donna dell’Anno, scelte le tre finaliste

Sono Suor Maria Scarzello, Gisella Aschedamini e Albina Richard Maghabe. Da oggi si aprono anche le votazioni online per l'assegnazione del riconoscimento “Popolarità”.
Donna dell'anno 2012
Società

Sono Suor Maria Scarzello, Gisella Aschedamini e Albina Richard Maghabe le finaliste dell’edizione 2014 della Donna dell’Anno. La Giuria, presieduta da Emily Rini, Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, e da Eros Brega, Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, e composta dal Consigliere del Ministro dell’interno per le politiche di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminicidio, Isabella Rauti, dal Presidente della Commissione di Coordinamento per la Valle d’Aosta, Rita Piermatti, dal Magnifico Rettore dell’Università della Valle d’Aosta, Fabrizio Cassella, dal Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Evelina Christillin e dal Presidente del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, Andrea Borney, ha individuato le tre donne scegliendole fra le otto proposte dalla Giuria di selezione a fronte delle diciotto candidature pervenute.

Le votazioni online per l’assegnazione del riconoscimento “Popolarità” si aprono oggi. La “giuria popolare” potrà scegliere tra le tre finaliste la candidata preferita, alla quale andranno 10.000 euro per proseguire nell’attività per la quale è stata segnalata. Per votare è sufficiente accedere al sito ufficiale del Premio “La Donna dell’anno”, all’indirizzo www.consiglio.vda.it/donna_dell_anno.

Suor Maria Scarzello, nata a Tarantasca, in provincia di Cuneo, da alcuni anni si trova in Siria, a Damasco, impegnata a promuovere in un contesto segnato dalla guerra e da profonde violenze, l’educazione alla pace, il rispetto dei diritti umani. In passato si è distinta per il suo importante impegno a favore delle giovani donne nel Chiapas, in Messico. Suor Scarzello si è distinta per essere un modello di speranza, portatrice di un aiuto concreto alla sua comunità.

Gisella Aschedamini, nata a Casale Cremasco-Vidolasco (CR), dal 1997 opera a tempo pieno a favore dei poveri del Bangladesh. Insieme con il marito Vittorio ha aperto un reparto Maternità, ha creato una rete di adozioni a distanza per circa 700 bambini e costruito quattro orfanotrofi. Ha inoltre realizzato due centri di ricamo, in cui insegna a duecento donne ad utilizzare un’abilità antica.

Albina Richard Maghabe, tanzaniana, dopo un doloroso percorso di vita che l’ha vista vittima della pratica dell’infibulazione prima, e del ripudio familiare per il rifiuto di accettare un matrimonio combinato poi, ha scelto una vita da missionaria laica, impegnandosi per portare sostegno ai bambini ed ai giovani in difficoltà attraverso la cultura. La scuola che ha creato, la “Maghabe High School”, è divenuta simbolo di sviluppo culturale per tutto il paese.

La cerimonia finale di premiazione è in programma venerdì 7 marzo 2014 al Teatro Splendor di Aosta.

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