Donnas, consegnate al sindaco le 2000 firme per la riapertura della strada delle Gallie

L'iniziativa chiede alle più alte cariche dello Stato italiano e della Regione Valle d’Aosta di mettere in atto qualunque strumento ordinario o straordinario, che permetta alla collettività di riprendere possesso del patrimonio storico e culturale.
Società

Le 2012 firme raccolte dalla petizione "Per la riapertura della Strada Romana delle Gallie e Via Francigena tra Bard e Donnas” sono state consegnate nei giorni scorsi dai consiglieri Fabio Marra, Gino Agnesod, Dalle Paola e Lea Costabloz nelle mani del Sindaco Amedeo Follioley e del Vicesindaco Silvia Nicco.

L’iniziativa chiede alle più alte cariche dello Stato italiano e della Regione Autonoma Valle d’Aosta di mettere in atto qualunque strumento ordinario o straordinario, che permetta alla collettività di riprendere possesso del patrimonio storico e culturale.

"La strada è stata datata dagli storici nel I secolo a.C., quindi ha oltre duemila anni di storia e rappresenta uno dei più forti attrattori culturali della zona.  – si ricorda nella petizione –  Il suo ripristino è fondamentale per il futuro della Bassa Valle d’Aosta, che vede nel turismo, forse, l’unica risorsa in grado di poter favorire lo sviluppo economico e di impiego sul territorio. Quest’ultimo deve partire dal presupposto di valorizzare gli attrattori ambientali e culturali e non di penalizzarli".

"A seguito della consegna della petizione – spiega in una nota il consigliere di minoranza Fabio Marra –  è stato chiesto a tutto il Consiglio comunale di Donnas di manifestare pubblicamente il sostegno a questa istanza condivisa da così tanti cittadini. Purtroppo, con grande stupore, il Sindaco ha chiesto ai membri della maggioranza (8 su 11) presenti, di astenersi. La mozione di sostegno è stata comunque approvata ma con soli 4 voti favorevoli. Una scelta che espone il Consiglio comunale ad una magra figura".

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