Dopo Chesallet, arriva l’addio anche alle scuole dell’infanzia di Perloz e Courmayeur

Troppi pochi gli iscritti a Perloz e alla scuola regionale dell'Infanzia di Courmayeur. Non sarà attivata la sezione della scuola dell'infanzia anche a Saint-Vincent Capoluogo. I sei iscritti verranno spostati a Moron.
scuola regionale infanzia courmayeur
Società

Le petizioni, i comitati e gli appelli non sono bastati: le scuole dell’infanzia di Perloz e Courmayeur (Nda la pubblica) non verranno attivate a settembre. Troppo pochi gli iscritti. Sei quelli di Perloz, quattro quelli della scuola regionale di Courmayeur.

Salva invece la scuola dell’infanzia di Valgrisenche, realtà di montagna, che con tre iscritti potrà essere attivata. Stesso discorso vale per Emarèse, che di iscritti ne ha quattro. I sei bambini iscritti invece alla scuola di Saint-Vincent Capoluogo saranno spostati a Moron, mentre potranno regolarmente partire le scuole dell’infanzia di Quart Chantignan e di Pontey.

A Sarre, Chesallet, gli iscritti sarebbero stati invece sufficienti ad attivare la sezione dei bambini di tre anni, ma il Comune d’accordo con l’Unité ha deciso di ridisegnare l’organizzazione delle scuole e dei servizi all’infanzia sul territorio.

Il quadro sul prossimo anno scolastico è stato fatto dall’Assessore regionale all’Istruzione, Luciano Caveri, dalla Sovrintendente agli studi Marina Fey e dalla dirigente Clarissa Gregori nel corso di una conferenza stampa, dove sono stati anche illustrati gli organici di fatto, potenziati per rispondere all’emergenza coronavirus.

Alla scuola dell’infanzia sono previsti 30 posti in più rispetto allo scorso anno, sedici alla primaria, quattro alla secondaria di primo grado e 17 alla secondaria di secondo grado. Aumentano anche i posti di sostegno, dai 276 dell’anno scorso ai 293,5 di quest’anno. Potenziati anche gli operatori di sostegno – 161 (+21) e il personale ausiliario.

I numeri presentati durante la conferenza stampa si accompagnano però alle “molte incognite che pesano sulla ripresa”. A ricordarlo è l’Assessore Luciano Caveri, citando la questione dell’obbligo vaccinale per gli insegnanti, in discussione a Roma, ma anche le percentuali di capienza dei trasporti.

Al momento l’80% circa degli insegnanti risulta vaccinata. La Sovrintendenza ha inviato oggi una circolare alle scuole per “sensibilizzare ulteriormente gli insegnanti” e un’altra verrà inviata al Celva “per il personale ausiliario”.

“In Valle d’Aosta abbiamo raggiunto il 50% dei vaccinati  – sottolinea Caveri – ci vorrebbe ora uno sforzo corale per arrivare all’immunità di gregge”.

Fra le novità del prossimo anno scolastico, che sarà inaugurato dall’Assessore a Cogne, c’è la dotazione, sperimentale, con fondi Fse, a tutti gli alunni della prima classe della scuola superiore di primo e secondo grado, di un device in comodato d’uso gratuito.

“I device saranno accompagnati da un percorso formativo. – spiega la Sovrintendente Marina Fey – Inoltre è un impegno che si vorrebbe mantenere per gli anni a venire”.

Infine è stata aggiudicata oggi la gara per la realizzazione in un prefabbricato delle 8 classi del Liceo Classico, mentre la prima nuova palestra, finanziata dalla seconda manovra di assestamento di bilancio, verrà realizzata nei pressi della Cidac.

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