Eliski, Legambiente denuncia: “I Comuni aggirano le nuove norme regionali”

27 Dicembre 2016

Con le concessioni in scadenza, il dibattito sull'eliski in Valle d’Aosta si è riacceso la scorsa estate, anche per effetto di un comitato di cittadini, a Valgrisenche, che ha posto dei seri dubbi sulla compatibilità dello sviluppo turistico dei propri territori con tale pratica. Anche Legambiente è intervenuta nel dialogo con l'Amministrazione regionale per chiedere di porre maggiori limiti all'utilizzo degli elicotteri a fini ludico sportivo. L'esito del confronto è noto, e a ottobre la Regione ha dettato le nuove regole.

Se da una parte questo ha dato il via alla nascita dei contestati comprensori di volo sovra-comunali, dall'altra sono state recepite alcune misure per una maggiore tutela ambientale e della fauna selvatica avanzate sia da Legambiente sia dal gruppo di cittadini. Nel dettaglio, la possibilità per i Comuni di individuare zone interdette all’eliski e riservate alle pratiche non impattanti (scialpinismo e ciaspole in particolare); diminuzione della durata della convenzione tra Comuni e società di gestione, (da tre anni prorogabili per altri due a due anni non prorogabili); volo di un solo elicottero in ogni Comune.

“Già nelle settimane immediatamente seguenti la pubblicazione della Delibera regionale – scrive Legambiente in una nota – è parsa chiara l’intenzione di tre Comuni (Valgrisenche, Arvier e La Thuile) di creare una sorta di megacomprensorio, di fatto aggirando il complesso iter che la Regione aveva previsto. E così i tre Comuni hanno deliberato in tutta fretta la gestione in forma associata dell’eliski, ma senza prevedere un aumento dei tracciati disponibili, e quindi senza una modifica delle cartografie ufficiali, cosa che avrebbe richiesto due-tre anni per espletare l’iter”.

Nel mese di novembre i tre Comuni hanno pubblicato il bando per l’affidamento del servizio Sovracomunale. “In barba ad una durata della convenzione prevista di due anni non prorogabili – continua Legambiente – ripropone i tempi previsti dalla vecchia regolamentazione (3 anni di durata del contratto più 2 di proroga), recependo invece la limitazione ad un solo elicottero in volo per territorio comunale, e l’individuazione di due aree in Valgrisenche da riservare alle pratiche dolci. Qualche giorno fa, infine, quest'ultimo Comune ha approvato alcune modifiche al capitolato di gara, prevedendo, tra l’altro, l’utilizzo contemporaneo di due elicotteri”.

Secondo Legambiente, quindi, viene meno “una delle principali restrizioni che cittadini ed Associazione erano riusciti ad ottenere” e perché “il pur insufficiente quadro di tutele previsto dalla delibera regionale è saltato: chi vincerà l’appalto avrà a disposizione 5 anni e potrà far volare due elicotteri contemporaneamente in ogni Comune”. Le tre amministrazioni, inoltre, potranno sperimentare la gestione associata e solo in un secondo tempo decidere se avviare il complesso iter di modifica della cartografia.

A che servono regole nuove, se poi si applicano le vecchie?”, chiede infine Legambiente sollecitando “l’intervento urgente della Regione per il rispetto delle norme approvate solo due mesi fa”.

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