Il nuovo esame di maturità verrà sperimentato in Valle d’Aosta nel mese di maggio, per esser poi operativo dall’anno scolastico 2019/2020. Lunedì il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge che adegua la normativa regionale a quella nazionale.
Ieri mattina a Palazzo regionale le nuove prove sono state al centro di un incontro fra esperti del Ministero, dell’Invalsi con la Sovrintendenza agli studi e i dirigenti scolastici.
Cosa cambia?
Il nuovo esame di Stato istituisce prove a carattere nazionale, predisposte dall’Invalsi, volte a verificare i livelli di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese, indispensabili per l’ammissione all’esame vero e proprio. In Valle d’Aosta, inoltre, gli studenti dovranno affrontare anche una prova regionale di lingua francese che accerta i livelli di apprendimento della predetta lingua attraverso prove di posizionamento (B2-C1) sulle abilità di comprensione scritta e orale e di produzione scritta e orale. La partecipazione alla prova è condizione per l’ammissione all’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione negli istituti della Regione,
Le prove scritte da tre vengono ridotte a due, una di lingua italiana e una relativa a una disciplina di indirizzo, con conseguente eliminazione della terza prova scritta pluridisciplinare. Per i valdostani si aggiunge una terza prova di francese (scritta e orale) le cui tipologie e modalità di svolgimento sono definite con decreto dell’Assessore regionale competente in materia di istruzione, da emanarsi entro il mese di agosto di ogni anno scolastico.