Impegnati nell’esercitazione sono stati i Servizi Pubblici di soccorso italiani e francesi in stretto coordinamento con il personale del Gruppo Europeo di Interesse Economico del Traforo del Monte Bianco (GEIE-TMB). Tra gli obiettivi assegnati alla prova c’era in particolare l’utilizzo dei nuovi dispositivi di auto-protezione dai fumi, applicati ai feriti, e la messa a punto delle procedure di identificazione delle persone coinvolte. A prendere parte alla simulazione sono satati anche molti figuranti che hanno interpretato il ruolo delle persone rifugiatesi all’interno dei luoghi sicuri. In totale, più di 70 persone hanno direttamente partecipato alla simulazione, alla quale hanno assistito in veste di osservatori i rappresentanti di diversi Servizi Pubblici e di gestori di altri trafori.