Etilometro per un migliaio di ragazzi che frequentano discoteche: 3 su 4 bevono troppo

Il dato emerge dal progetto 'Vivo di notte - Vive la vie'. Sono i neopatentati a bere quantità maggiori: il 37% delle persone che ha un tasso dell'1,2% di alcol nel sangue ha fra i 18 e i 23 anni. I test somministrati davanti a 4 discoteche della regione.
Società

Tre ragazzi valdostani su quattro ‘alzano troppo il gomito’ quando vanno in discoteca. E’ uno dei dati significativi che emerge da una rilevazione fatta nell’ambito del progetto “Vivo di notte – Vive la vie” promosso dalla presidenza della Regione.

I test sull’alcol sono stati fatti fra il 7 febbraio e il 15 marzo in cinque serate: con un camper attrezzato un pool di psicologi ha chiesto ai ragazzi, all’uscita dalla discoteca, di sottoporsi all’etilometro. “Non è stata una rilevazione fine a se stessa – ha spiegato Antonio De Filippo presidente dell’Istituto La Maieutica e responsabile del progetto – ma piuttosto un pretesto per creare una relazione e veicolare un messaggio di prevenzione e responsabilizzazione”. E l’etilometro è stato utile anche per individuare un guidatore che, non avendo bevuto o avendo un tasso di alcol nel sangue minore dello 0,5%, potesse riportare a casa gli amici senza correre rischi.

Dal punto di vista dell’età, sono soprattutto i ragazzi fra i 18 e i 23 anni a risultare positivi (il 37% del campione). Le persone fra i 29 e i 35 anni sono più ‘morigerate’ (sono risultati nel 29% dei casi) ma con il tasso alcolico medio più elevato, pari a 0,68. Ma sono proprio i neopatentati a bere quantità più elevate: dalla ricerca emerge che il 37% delle persone che hanno un tasso dell’1,2% di alcol nel sangue ha fra i 18 e i 23 anni.

I test sono stati somministrati davanti ad alcune discoteche valdostane: l’Inside a Villeneuve, il Jive di Sarre, il Lobuino di Sarre e il Fashion’ Café di Quart.

“Abbiamo osservato un consumo di alcol superiore rispetto ad altre realtà italiane che abbiamo monitorato – ha detto De Filippo – e probabilmente questo dovuto una tradizione consolidata che il bere ha in Valle d’Aosta. In Valle, però, abbiamo registrato che l’assunzione di alcol non è quasi mai associata all’uso di droghe”.

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