Fibra in Valle d’Aosta: prosegue la realizzazione delle rete, ma poche le utenze

Ad Aosta sono interessate dal piano di Open Fiber 13mila unità immobiliare, ma soltanto 2.400 hanno deciso ad oggi di collegarsi. Va peggio fuori dal capoluogo regionale. Delle 20.401 unità immobiliari raggiunte dalla Fibra, sono attivi allacciamenti per 470 utenti in 28 comuni dei 36 al momento interessati dal progetto.
Fibra ottica
Società

L’infrastruttura è quasi completata, ma mancano gli utenti. A fare il punto oggi sul progetto della banda ultralarga in Valle d’Aosta è stato l’Assessore regionale all’Innovazione Luciano Caveri. Ad Aosta sono interessate dal piano di Open Fiber 13mila unità immobiliare, ma soltanto 2.400 hanno deciso ad oggi di collegarsi. Va peggio fuori dal capoluogo regionale. Delle 20.401 unità immobiliari raggiunte dalla Fibra, sono attivi allacciamenti per 470 utenti in 28 comuni dei 36 dove l’infrastruttura è stata completata e collaudata. 212 ordini sono in fase di attivazione di cui 41 in espletamento e in gestione con gli operatori e 171 in fase di analisi o in richiesta permessi.

Numeri che hanno portato l’Assessore Caveri, nell’incontrare nei giorni scorsi i vertici di Open Fiber, a chiedere una campagna di comunicazione sulle possibilità offerte. “Sarebbe assurdo dopo anni di tam tam sull’importanza della fibra ottica accontentarsi di altri tipi di collegamento, meno performanti”.

“Il problema non è di tipo economico” ha proseguito l’Assessore “ma di informazione. Oramai le grandi compagnie che si occupano dei collegamenti per l’ottenimento di internet non fanno più delle campagne vere e proprie di informazione e sollecitazione, ti telefonano, rendendosi vagamente odiosi e quindi gli utenti mettono giù il telefono prima di ascoltare le proposte.”

Fibra in Valle d’Aosta: interventi in ritardo, cresce il timore di cantieri sospesi

di Giorgia Gambino

Inseriti nell’ambito del Piano nazionale della banda ultralarga del Ministero dell’economia, gli interventi della cosiddetta Agenda digitale finalizzati a portare la fibra in Valle d’Aosta faticano a prendere corpo. La regione si trova penalizzata da un ritardo nel cronoprogramma dei lavori aggravato dalla mancanza nella regione di aziende che possano dare corso ai correlati appalti. Ad annunciarlo è stato l’assessore Affari europei, innovazione, Pnrr e politiche internazionali per la montagna, Luciano Caveri, durante l’assemblea del Cpel di oggi, martedì 18 aprile.

La fibra

Assessore e responsabili di progetto hanno incontrato oggi i vertici sul territorio valdostano dell’azienda specializzata nella posa della fibra ottica Open Fiber.

“I lavori dovevano essere completati nel 2020, scadenza dapprima prorogata al 2022 e ora allungatasi sino al 2024, ma siamo nella fase conclusiva, dove 14 comuni verranno coperti nel 2023 e altri 14 nel 2024 – ha spiegato Caveri -. È opportuno che coloro che non hanno ancora avviato gli interventi verifichino che i progetti esecutivi presentati comprendano tutte le proprie sedi pubbliche poiché molto spesso la ditta che non ne ha reale conoscenza si limita a ragionare sugli spazi tramite Google Maps”.

Il Piano Italia 1 giga

In molti paesi valdostani sono già cominciati i primi sopralluoghi dei progettisti di Tim e FiberCop, incaricati di installare la fibra in tutte quelle frazioni che il Ministero inizialmente non aveva previsto di coprire.

“È molto importante tenersi aggiornati per evitare che alcune zone restino scoperte, nel qual caso esse vanno quanto prima segnalate per futuri investimenti di fondi Fesr ancora a nostra disposizione – ha proseguito Caveri -. Anche l’installazione nei tre comuni di Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor e Rhêmes-Saint-Georges e in alcune località di Sarre, Saint-Vincent e Pont-Saint-Martin potrà essere finalmente completata”.

Scuole e sanità

Nato a seguito delle carenze palesate dal sistema della didattica a distanza imposto dall’emergenza pandemica, il Piano scuola prevede il potenziamento delle infrastrutture digitali nelle istituzioni scolastiche valdostane.

“Il piano sta proseguendo oramai da mesi se non da anni ma è bene ricordare che ha senso portare la fibra nei plessi della regione soltanto realizzando cablaggi e collegamenti interni adatti – ha constatato Caveri -. Va detto che le scuole dell’infanzia non ricomprese nel primo piano saranno incluse nella seconda fase curata da Tim e in completamento nel 2026”.

I progetti di informatizzazione legati al versante della sanità e in special modo delle microcomunità sono portati avanti dal Ministero con il tramite di Infratel. Come ricordato dall’assessore regionale, “per poter dare corso alla realizzazione delle reti in fibra ottica verrà richiesto ai proprietari delle strutture di sottoscrivere il documento unico predisposto dall’appaltatore, in questo caso Vodafone”.

Confronti e criticità

“Sicuramente sarà necessario organizzare un incontro per illustrare le prospettive dei prossimi anni poiché, in un momento di scarsità di risorse come quello attuale, ogni opportunità e supporto devono essere colti – ha dichiarato il presidente dell’assemblea Cpel nonché sindaco di Hône, Alex Micheletto -. Non posso che evidenziare la criticità di avere così tanti interlocutori per quanto riguarda un progetto ampio ma al contempo ridotto al solo territorio locale come la digitalizzazione”.

A seguito dell’intervento di Caveri sono emerse da parte dei sindaci presenti alcune critiche legate al rischio di cantieri in sospeso e strade rovinate rimasti privi di colpevoli da accusare dopo il fallimento delle ditte responsabili.

“È chiaro che una delle aziende è fallita ma abbiamo già posto la problematica alle aziende valdostane, chiarendo con loro che tale settore potrebbe rivelarsi molto proficuo per le piccole e medie imprese nostrane – ha replicato Caveri -. Il presente bando è stato avviato a livello nazionale e con regole pensate su tutto il territorio italiano, accomunato dalle medesime difficoltà nel realizzare opere e innovare aziende, perciò ciò che possiamo provare a fare come regione è cercare di sensibilizzare al meglio questi rapporti”.

La presidenza del Celva

A seguito dell’approvazione del bilancio per il 2023 e del conseguente decadimento automatico del consiglio di amministrazione, l’assemblea Celva ha visto riconfermare per acclamazione e sino alla fine della legislazione i ruoli del presidente Micheletto nonché dell’intero cda formato dai consiglieri Ronny Borbey, Alex Brunod, Wanda Chapellu e Loredana Petey.

I dubbi circa la possibile ricandidatura dei cinque primi cittadini era subentrata per via dell’incompatibilità delle cariche presidenziali con il ruolo amministrativo ricoperto in Comuni che contano più di 15 mila abitanti.

“Non posso che ribadire quanto detto al tempo della mia nomina a ottobre, ovverosia che tali normative possono trovare senso se applicate ad altre realtà ma che calate nella nostra situazione esse divengono assurde – il commento post rielezione di Micheletto -. In ragione di questo, dopo aver ricevuto conferma dell’iniziale ipotesi di inconciliabilità di ruoli e dopo la formulazione di un quesito dedicato ad Anac per bypassare tale condizione, ritengo doveroso contestualmente alle elezioni sforzarsi per trovare ulteriori strategie per la risoluzione di tale impasse”.

3 risposte

  1. Io ho aderito a un’offerta fibra e posso garantire che rispetto a prima è uno spettacolo di efficienza.

  2. L’assessore dovrebbe anche sapere che, sebbene i lavori siano terminati in alcune zone, nelle medesime zone la copertura non è ancora attiva, come risulta dal sito di openfiber….e in queste zone le compagnie telefoniche non offrono alcun abbonamento con tecnologia in fibra. È pertanto possibile che il problema non sia riconducibile alla sola informazione?

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