Dopo il riconoscimento del Genocidio armeno il Consiglio comunale di Aosta potrebbe ora essere inserito nella lista dei “Giusti” per
la memoria del Medz Yeghern (il grande male). Ad annunciarlo è l’Ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia, S.E. Sargis Ghazaryan con una missiva inviata al Presidente del Consiglio comunale di Aosta, Michele Monteleone.
Nella lettera di ringraziamento l’Ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia, S.E. Sargis Ghazaryan, sottolinea come l’atto adottato dal Consiglio comunale di Aosta sia “un risultato che va oltre il mero iter amministrativo e fa del Consiglio comunale di Aosta un incontro di uomini giusti. Soprattutto in questo 2016, Centunesimo anniversario del Genocidio armeno”.
Nel ringraziare la Presidenza del Consiglio, tutto il Consiglio comunale e l’intera cittadinanza di Aosta, “per aver deciso di combattere il negazionismo con lo strumento del riconoscimento, mettendo cioè in prima linea la propria coscienza e il proprio altissimo senso morale” l’Ambasciatore armeno evidenzia come sia stato “compiuto un atto di verità ma soprattutto un sincero atto di solidarietà che fa della
vicinanza ai discendenti dei sopravvissuti del Genocidio del mio popolo, Medz Yeghern (il Grande Male) un messaggio di speranza nel futuro. Con il riconoscimento del Genocidio Aosta non vuole solo commemorare, ma si impegna affinché non abbiano a ripetersi nuovi ed efferati crimini contro l’umanità”.
Ora l’Ambasciata Armena in Italia trasmetterà l’Ordine del giorno approvato dal Consiglio di Aosta alla Direzione del memoriale del Genocidio della capitale armena Yerevan, affinché il Comune di Aosta sia inserito nella lista dei “Giusti”.
L’ordine del giorno approvato il 23 marzo scorso riconosce come “i massacri degli Armeni – che hanno avuto luogo a partire dal 24 aprile 1915 nel contesto dell’Impero ottomano durante la Prima Guerra mondiale provocando la deportazione di circa due milioni di Armeni, un milione e mezzo dei quali sono stati uccisi – sono da considerare genocidio di massa ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del suddetto crimine contro l’umanità adottata a New York nel 1948”