Giornata contro la violenza sulle donne, due mesi di iniziative

Tanti gli incontri messi in piedi dall'Assessorato per un fenomeno ancora preoccupante: nel 2018 le donne accolte dal Centro antiviolenza sono state 29 con 20 figli minori, nel Centro donne contro la violenza 35 con 23 minori e 125 le segnalazioni dell'Usl. E Baccega propone l'esenzione dal ticket.
La pesentazione delle iniziative per la Giornata contro la violenza sulle donne
Società

Un arco di tempo lungo, partito già il 1° novembre scorso e che chiuderà il cerchio il 19 dicembre, e una serie di appuntamenti in programma per sensibilizzare e mettere – necessariamente – sempre più al centro dell’attenzione il tema della violenza contro le donne attorno (ma anche oltre) la Giornata internazionale del 25 novembre.

Sono state infatti presentate oggi, dall’Assessorato alla Sanità, le iniziative della Campagna antiviolenza 2019. Iniziative sempre più essenziali dal momento che, anche se non sempre possono spiegare tutto, a parlare sono anzitutto i numeri.

“Ho in mano qualche dato – ha spiegato l’Assessore alla Sanità Mauro Baccega -, nel 2018 le donne accolte dal Centro antiviolenza sono state 29, con 20 figli minori. Nel Centro donne contro la violenza sono state invece 35 con 23 figli minori. Nel primo semestre 2019, sono state invece rispettivamente 9 con 8 minori e 22 con 11 minori”.

Numeri che, assieme a quelli dell’Usl, fanno emergere tutta la problema che ha ancora troppe zone grigie: “Questo è un tema anche di Sanità pubblica – aggiunge il Direttore sanitario dell’Azienda Pier Eugenio Nebiolo -, con ripercussioni immediate sulla salute e psicologiche alla distanza. Nel 2018 abbiamo effettuato dei corsi di formazione in Pronto soccorso affinché tutti i dipendenti siano sensibilizzati e pronti ad accogliere eventuali problemi che altrimenti potrebbero non emergere. I dati del Pronto soccorso del 2018 parlano di 125 segnalazioni di donne che hanno subito una violenza o un’aggressione di varia intensità, e per i primi sei mesi del 2019 i casi sono 68, un aumento”. 

“Questa campagna – prosegue Baccega – è da sempre orientata alla promozione e al sostegno dei percorsi di prevenzione, contrasto e sensibilizzazione. Stiamo preparando anche nuove norme per i ticket sanitari, con un protocollo che prevede che dopo la prima visita le donne che hanno subito una violenza siano esenti dal pagamento”.

Una panchina rossa in ogni Comune

L’anno scorso, dopo Aosta, le panchine rosse simbolo delle donne che hanno subito violenza fisica o morale sono state installate in altri quattro comuni della Valle: La Salle, Nus, Saint-Vincent e Courmayeur.

Quest’anno la regia è direttamente in mano al Celva, che vuole una panchina rossa in tutti i comuni valdostani: “Abbiamo optato per un percorso associativo completo tra i comuni aderendo alla richiesta di collaborazione di ‘Uniendo Raices’ per il progetto ‘Pour les femmes’ – spiega il Presidente del Celva Franco Manes – coinvolgendo tutti i 74 comuni per dare un’immagine unitaria e fornendo i materiali necessari che coinvolgeranno i Consigli comunali e le scolaresche per realizzare una panchina rossa, elemento educativo verso temi che spesso si nascondono o si sottovalutano come la violenza di genere”.

Il problema di internet

A stretto giro tutti i presenti alla conferenza stampa indiano un ostacolo all’argine che si cerca di dare agli episodi di violenza. Ed è lo stesso Manes ad aprire le danze: “Oggi i social sono un problema enorme che riguarda i nostri ragazzi e tutta la società. Noi che abbiamo responsabilità nelle istituzioni però dobbiamo essere i primi ad usarli in maniera adeguata perché abbiamo tutti bisogno di serenità e non di polemiche”.

A fargli eco è la Presidente del Consiglio Valle Emily Rini: “Non è solo un problema dei ragazzi, ma gli adulti devono dare il buon esempio. Crediamo in maniera convinta in questa campagna per promuovere la cultura del rispetto, per le donne ma per l’altro in generale e che non deve essere banalizzato”.

Un primo step, però, è già in atto: “Il Bando di quest’anno – ha spiegato la Coordinatrice del Dipartimento Politiche sociali della Regione Patrizia Scaglia – ha promosso progetti che coinvolgono prioritariamente i giovani su questa tematica. Bisogna continuare a lavorare quotidianamente e approfittare di questa campagna per conoscere e conoscerci, e per uscire da pregiudizi e differenze allargando la nostra rete”.

Giornata contro la violenza sulle donne

Gli eventi

Sul nutrito numero di eventi si sofferma nuovamente Rini: “Quest’anno la Presidenza del Consiglio ha deciso di proporre un evento un po’ diverso: con l’Ass italiana avvocati di famiglia, le Forze dell’ordine e la Procura abbiamo pensato di creare un momento di confronto sulla legge 69, il famoso ‘Codice rosso’, entrata in vigore 9 agosto. Quando ci rapportiamo ad un fenomeno di questa portata dobbiamo conoscere una legge impattante che ha dei pro e dei contro, ma che è nuova e che va approfondita e potremo farlo proprio il 25 novembre a Palazzo regionale con gli interventi del Sostituto Procuratore Carlo Introvigne, la Dirignte della Squadra mobile della Questura Eleonora Cognigni, Gabriella De Strobel del direttivo AiAf, l’Avvocata del Foro di Torino Rosa Maria Catroppa e Maria Rita Bagalà del Foro di Lamezia Terme”.

VivaVittoria è già un successo

Tra le istituzioni c’è anche il Comune di Aosta che, oltre ad ospitare sul suo territorio gran parte degli eventi, ha puntato forte su un’iniziativa che si sta già scoprendo molto partecipata.

“Abbiamo deciso di partecipare come Amministrazione – ha spiegato l’Assessore comunale alle Politiche sociali Luca Girasole – sostenendo VivaVittoria, l’evento in piazza Roncas del 23 novembre. I cittadini valdostani hanno partecipato numerosi e con tale coinvolgimento che forse non ci aspettavamo. Al momento sono arrivate all’Associazione delle coperte anche da fuori Valle, da diverse città e continuano ad arrivare. Probabilmente sforeremo le mille coperte di un metro per un metro, quindi oltre 4mila quadrotti realizzati a amano e consegnati che coloreranno la piazza e i cui proventi saranno poi devoluti al Centro donne contro violenza e all’Associazione Viola”.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte