Giro della Valle d’Aosta, ad Arvier si è imposto Arman Kamyshev

Il corridore dell’Astana sul traguardo di Arvier ha fatto doppietta, indossando anche la maglia gialla, visto che i suoi 28’ persi nel cronoprologo del Forte di Bard sono stati ampiamente recuperati nel finale di ieri.
Arman Kamyshev
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E’ il kazako Arman Kamyshev il vincitore della prima tappa in linea del Giro della Valle d’Aosta 2012. Il corridore dell’Astana sul traguardo di Arvier ha fatto doppietta, indossando anche la maglia gialla, visto che i suoi 28’ persi nel cronoprologo del Forte di Bard sono stati ampiamente recuperati nel finale di ieri. Tappa nervosa la Arvier – Arvier di 133 chilometri: tanti tentativi di fuga chiusi però dal gruppo dei migliori. Sulla seconda salita del Col d’Introd, però, Kamishev e il portacolori della Trevigiani Michele Scartezzini sono riusciti finalmente a fare il vuoto. Mancavano in quel momento cinquanta chilometri all’arrivo: i due si sono dati cambi regolari incrementando così il vantaggio sul resto del gruppo (a 1’15 un gruppetto di undici corridori, a 1’39 i leader). Ai duecento metri Scartezzini – primo in quel momento – ha lanciato la volata, ma sulla sua sinistra è uscito prepotentemente Arman Kamyshev, che ha tagliato il traguardo a mani alzate.

Da segnalare ai meno otto dall’arrivo la caduta dell’ex leader della generale Daniele Dall’Oste. Il corridore varesino della Trevigiani era già staccato dal gruppo dei migliori, e una scivolata nel finale l’ha obbligato a cambiare bici e ad arrivare al traguardo con un ritardo superiore ai 15 minuti. Nonostante tutto, l’ex maglia gialla dovrebbe partire domani per la Issogne – Champdepraz.

Ventuno anni, sesta vittoria di stagione. Arman Kamyshev non è certamente uno scalatore puro, e pertanto ha sfruttato la tappa più morbida del Giro 2012 per piazzare la sua zampata. “Ho cercato la fuga per tutta la giornata, pensavo di non riuscirci più, il gruppo era nervoso e non ci ha mai lasciato spazio. Poi, ai cinquanta dall’arrivo, siamo usciti in due soltanto. E’ stata una bella vittoria, non sono uno sprinter ma oggi sono stato parecchio veloce”. I propositi di classifica, però, non ci sono. “Sono un passista, le salite mi piacciono quando solo lunghe e morbide. L’arrivo di domani a Chevrère di Champdepraz è troppo duro è per me. Sono venuto al Valle d’Aosta per vincere una tappa, e quando l’ho fatto ho preso pure la maglia. Sono contento così”.

La tappa di oggi, mercoledì 17 luglio: Issogne – Champdepraz.
La Issogne – Champdepraz di 160 chilometri ripercorre il finale di due frazioni che sono state determinanti nelle ultime due edizioni di questa corsa. La salita di Chevrère è infatti la stessa che nel 2010 permise a Petr Ignatenko di vincere il suo Giro; e su questa strada, meno di un anno fa, Fabio Aru battè Nikita Novikov e conquistò la sua prima maglia gialla. I primi cento chilometri sono facili – fatta eccezione per la salita di Perloz all’inizio e al passaggio nel centro della città di Aosta – poi da Saint-Vincent si inizieranno le rampe del Col de Joux: 14,5 chilometri impegnativi, che termineranno con la discesa verso Brusson e Verrès, da dove inizierà l’ultima ascesa – quella più difficile – verso il traguardo di Champdepraz. 

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