Giro della Valle d’Aosta, il cronoprologo al Forte di Bard è di Dall’Oste

Il percorso che i corridori affronteranno oggi, martedì 17 luglio, ricorda la figura più importante del ciclismo valdostano, quel Maurice Garin: 133 chilometri e sei Gran Premi della Montagna, tutti però di terza categoria.
Daniele Dall'Oste
Società

Daniele Dall’Oste è la prima maglia gialla del Giro della Valle d’Aosta 2012. Il corridore varesino della Treviginiani ha vinto ieri sera, lunedì 16 luglio, il cronoprologo di 3,420 chilometri del Petit Tour tra Hone e il Forte di Bard. 6’23 il suo tempo, che gli ha permesso di chiudere con cinque secondi di vantaggio sul lussemburghese della Leopard Bob Jungels (6’28). La squadra Continental ha fatto il bello e il cattivo tempo in questa prima prova contro il tempo del Giro 2012: terzo infatti Axel Kirsch (6’29), quinto un altro Leopard, lo spagnolo Jesus Ezquerra (6’35). Al quarto posto il vincitore del Giro 2011, Fabio Aru della Palazzago (6’35), che paga appena nove secondi dal vincitore di giornata.

“Non so che tipo di corsa posso fare – dice la prima maglia gialla del 2012, Daniele Dall’Oste – perchè quest’anno ho corso poco. Vero, sono venuto qui per fare classifica, ed iniziare in questo modo è certamente una buona cosa. Ma non so quanto potrò fare fino al termine della settimana: la mia tenuta sulla lunga distanza è tutta da vedere”.  Per il 21enne varesino è il quarto successo stagionale, contando anche la sua attività di ciclocross.

Oggi la tappa Arvier – Arvier
Il percorso che i corridori affronteranno oggi, martedì 17 luglio, ricorda la figura più importante del ciclismo valdostano, quel Maurice Garin che fu in grado di vincere la prima edizione del Tour de France. La prima tappa in linea di questo Petit Tour parte e arriva proprio ad Arvier, paese natale dello spazzacamino più famoso di Francia. 133 chilometri e sei Gran Premi della Montagna: non una tappa da tregenda, visto che i colli in programma sono tutti di terza categoria e non dovrebbero pesare troppo sulle gambe dei corridori che cercano il successo finale di questa corsa. Attenzione però alle fughe, che potrebbero davvero arrivare al traguardo. Il percorso della Arvier – Arvier sembra davvero essere stato disegnato per gli attaccanti. 

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