Giù dall’Everest con gli sci, lungo l’Hornbein Coulouir: è la sfida di tre guide valdostane

L’Hornbein Coulouir è il canale di roccia e ghiaccio di 3.000 metri di dislivello della parete nord dell’Everest. Le tre guide: Edmond Joyeusaz, Francesco Civra Dano e Gianluca Marra partiranno il 31 agosto. Spedizione anche ecologica.
Società

Scendere con gli sci dall’Hornbein Coulouir, il canale di roccia e ghiaccio di 3.000 metri di dislivello della parete nord dell’Everest. E’ la sfida che si apprestano a compiere le tre guide valdostane Edmond Joyeusaz, Francesco Civra Dano e Gianluca Marra.

La spedizione Himalayana, in vero stile alpino, ovvero senza ossigeno, partirà il prossimo 31 agosto, nella stagione post-monsonica quando la neve abbonda. Il 12 settembre il gruppo raggiungerà il campo avanzato a 5650 metri. Dopo 15/20 giorni di acclimatamento e alla prima finestra di bel tempo, Joyeusaz guiderà i suoi verso la vetta dell’Everest e da qui la discesa con gli sci.

“Volevamo provare a fare qualcosa di nuovo” spiega Edmond Joyeusaz. E in effetti la via non è mai stata solcata con gli sci ai piedi. Nel 2002 lo snowboardista francese Marco Siffredi, 23 anni, perse la vita nel tentativo di discesa dal couloir con la tavola.  A percorrere per primo il canale fu nel 1963 Tom Hornbein. L’americano arrivò però a salire il couloir solo nel suo ultimo tratto finale. Nel 1980 l’impresa riuscì a due giapponesi. Il canale è infatti conosciuto oltre che con il nome dell’alpinista americano anche come couloir dei giapponesi.

“Ci abbiamo provato già due anni fa – spiega Joyeusaz  – ma abbiamo rinunciato a partire perché era il periodo in cui i cinesi, per via della fiaccola olimpica, avevano bloccato tutti i permessi e impedivano l’ingresso anche sul lato nepalese. Dopo un anno di pausa e con un gruppo più ristretto di allora, siamo pronti all’impresa.”.

Ad accompagnare Joyeusax, due giovani promesse dell’alpinismo –  Francesco Civra Dano e Gianluca Marra – che a fine aprile hanno scritto una nuova pagina sul Monte Bianco con la discesa sugli sci, prima assoluta, del canale Anderson sul Mont Maudit.

L’impresa delle guide alpine di Courmayeur oltre a tentare un record sarà anche una spedizione ecologica. Il progetto prevede infatti la pulizia del campo base della via normale e il recupero delle corde fisse lasciate sulla parete in decenni di tentativi di scalate. “I nepalesi sono molto attenti agli aspetti di salvaguardia ambientale mentre altrettanto non si può dire dei cinesi”

L’impresa valdostana, finanziata dalla Giunta regionale con 30mila euro, potrà essere seguita su un blog che sarà attivato nelle prossime settimane. Inoltre gli alpinisti avranno sui caschi delle telecamere ad alta definizione con le quali gireranno un reportage dell’impresa che sarà poi inviato al prossimo Trento Filmfestival.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte