Guida Vitae 2024: il Chambave Muscat Flétri 2021 di La Vrille è il Taste Vin della Valle d’Aosta

Gli altri cinque vini valdostani che hanno ottenuto i migliori punteggi sono il Blanc Commun di Didier Gerbelle, la Petite Arvine Les Frères 2019 di Grosjean, il Pinot Gris 2022 di Lo Triolet, il Pinot Noir 2021 di Ottin e il Donnas Georgos 2020 di Piantagrossa.
Società

Festeggiare la figura professionale del sommelier in Valle d’Aosta, tramandare la storia e la cultura della viticoltura regionale e condividere la presenza di sei vini valdostani nella Guida Vitae 2024. Queste le anime della mattinata di oggi, venerdì 31 maggio, a La Grandze del Castello di Aymavilles, in cui l’AIS valdostana ha inaugurato i festeggiamenti dei 50 anni dalla sua nascita attestando un’importante crescita dell’associazione dagli anni Settanta ad ora: “Oggi sono più di 300 gli associati attivi e la nostra realtà vive una costante escalation”, ha detto il presidente AIS VdA, Alberto Levi.

La figura del sommelier, è stato osservato da più voci, è un fondamentale compendio professionale di conoscenza, presentazione e narrazione del vino. “Grazie a questa categoria – ha detto il presidente del Consorzio Vini Valle d’Aosta Vincent Grosjean – la degustazione è diventata ricerca della particolarità, dell’identificabilità e dei pregi del vino”.  “Festeggiare i 50 anni dell’AIS significa celebrare tre parole: esperienza, passione e cultura. – ha aggiunto l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel – Attraverso professionalità, studio e parole, i sommelier rappresentano il lavoro sapiente dei viticoltori.”

La Valle d’Aosta nella Guida Vitae 2024

Nella Guida Vitae 2024 firmata dall’AIS, sono state recensite 2.700 cantine nazionali e degustati 15.000 vini. In Valle d’Aosta, le cantine recensite sono 47 (73,5%) e i vini presentati 213. Il Taste Vin 2024 della Valle d’Aosta è il Chambave Muscat Flétri 2021 di La Vrille. Il premio attesta il vino, ma soprattutto la cantina, e il produttore, che ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine e che rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona.

Gli altri vini che nel 2024 hanno ricevuto i migliori punteggi sono il Blanc Commun di Didier Gerbelle, la Petite Arvine Les Frères 2019 di Grosjean, il Pinot Gris 2022 di Lo Triolet, il Pinot Noir 2021 di Ottin e il Donnas Georgos 2020 di Piantagrossa.

La guida, realizzata secondo la regionalità delle commissioni, nell’indipendenza valutativa e con degustazioni alla cieca, valorizza i vini per tipologia, modello e categoria. Il referente regionale dell’edizione 2024 è stato Nicola Abbrescia. Oltre alla versione cartacea, la guida è consultabile anche con l’app “Vitae”, che consente approfondimenti enologici itineranti più agevoli e immediati.

Questa sera alle 18 si terrà il concorso Miglior Sommelier della Valle d’Aosta. Durante la giornata di domani, 1 giugno, l’AIS VdA festeggerà i propri 50 anni con una degustazione aperta al pubblico presso il castello di Aymavilles.

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