“Habita Aosta”, uno sportello per gli stranieri in cerca di casa

Sarà attivo dal 1° settembre nella sede di "Voci di colori", in via Kaolack ad Aosta. Obiettivo è far incontrare chi è in cerca di un alloggio con chi lo può affittare, tenendo conto delle esigenze di entrambi.
conferenza stampa Habita Aosta
Società

È l’incontro tra domanda e offerta, tra chi cerca una casa e chi la può offrire. Con delle garanzie, su entrambi i fronti. È il progetto “Habita Aosta”, promosso dal Comune di Aosta con il coinvolgimento delle cooperative La Sorgente, L’Esprit à l’envers, l’Einap Valle d’Aosta e finanziato dal Ministero dell’Interno con il Fondo asilo migrazione e integrazione 2021-2027.

Cuore dell’iniziativa è l’apertura, dal 1° settembre, di uno sportello dedicato nel centro di orientamento e supporto per i cittadini stranieri “Voce di colori”di via Kaolack 38, nel capoluogo regionale. “Ci sarà un operatore specifico per questo progetto che raccoglierà i bisogni di chi è in cerca di una casa – spiega l’assessore comunale alle Politiche sociali, Clotilde Forcellati -, mentre dall’altra ci sarà un lavoro con i proprietari e le agenzie per raccogliere le eventuali messe a disposizione di alloggi. Dopodiché si metterà in contatto la domanda con l’offerta”.

Il progetto – che si rivolge in particolare ai cittadini stranieri in cerca di casa – prevede anche un percorso di accompagnamento grazie alla presenza di uno o più operatori che seguono gli inquilini “nell’utilizzo consono degli spazi, ma anche nella conoscenza dei vicini di casa, dei servizi e dei mezzi di trasporto affinché possano inserirsi al meglio nel nuovo contesto”, spiega Riccardo Jacquemod della cooperativa La Sorgente, capofila dell’iniziativa. Non solo. A ulteriore garanzia per i proprietari degli alloggi, nel finanziamento complessivo, pari a 500.000 euro, è prevista anche una quota per la verifica dello stato degli immobili e le eventuali manutenzioni.

L’intenzione è di andare “oltre il giudizio – aggiunge l’assessora Forcellati -. Quando si parla di abitazioni per gli stranieri si va subito nel giudizio pensando che non terranno bene le case o che le distruggeranno. Noi cerchiamo di far incontrare una domanda e un’offerta in maniera dolce e condivisa, sapendo che se il proprietario è accompagnato e privato da quelle incombenze culturali e linguistiche è più disponibile a mettere a disposizione il proprio bene”.

Quanto alla disponibilità di alloggi, l’assessora parla di “centinaia di appartamenti non affittati” ad Aosta. “Il progetto coinvolgerà anche i comuni della Plaine – aggiunge – e siamo in attesa dell’autorizzazione dal ministero per fare delle sperimentazioni in alcuni comuni della Valle d’Aosta a rischio spopolamento“. “Habita Aosta” potrà contare su una  campagna di comunicazione curata da Laurent Vicquery di Visamultimedia che si svilupperà attraverso il web, i social, la carta stampata, le sponsorizzazioni, dei video e degli eventi. Per il sindaco Gianni Nuti, è un’iniziativa che “aggredisce il problema casa nel modo più virtuoso possibile. La capacità di abitare è una competenza che si acquisisce, la possibilità di offrire un bene è un investimento non solo finanziario ma anche umano”.

6 risposte

  1. “La capacità di abitare è una competenza che si acquisisce”, dice il sindaco in scadenza. Nel frattempo ti sfasciano la casa e si rendono insopportabili per il vicinato, la differenziata manco sanno che cosa sia, ma le multe le pagheranno i condomini tutti.
    Ennesima invenzione dannosa targata Nuti/Forcellati. Quest’ultima ce la vogliono proporre come sindaco/vice alla prossima tornata elettorale, pensa un po’.
    Io inizierei a farli abitare, Nuti/Forcellati, a stretto contatto con costoro che devono acquisire la competenza, la capacità di abitare. Poi ci racconteranno.

  2. Costa deve fare questo menestrello per non essere piû rieletto?

    Bruciare Aosta come fence Nerone con Roma?????

  3. Pensare sempre a chi viene da fuori mai a chi da sempre é contribuente dellaa nostra Amata Aosta!
    Il sindaco mette la cigliegina sopra una gestione che ha potato Aosta al pari di una favelas brasiliana.
    Settembre é vicino e gli Aostani non perdoneranno questo tradimento dentro l’urna.
    Ricordati Aostano….. Dentro l’urna Stalin non ti vede ma Dio Sí… facciamoci furbi

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