I profughi potranno essere impiegati in attività socialmente utili

E’ quanto prevede un protocollo d’intesa fra la Regione, i sindaci e il Csv.
Società

Nelle prossime settimane i profughi ospitati in Valle d’Aosta potranno cimentarsi in piccoli lavori socialmente utili. E’ quanto prevede un protocollo d’intesa fra la Regione, i sindaci e il Csv.  L’iniziativa, varata venerdì dalla Giunta, sarà all’esame nel pomeriggio di oggi del Cpel.
“Nell’ottica di una maggiore integrazione- si legge nella delibera – appare importante costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti richiedenti asilo vengono accolti anche attraverso attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività ospitante” 

Le attività di volontariato potranno essere svolte dai cittadini stranieri che hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale presso la competente Commissione Territoriale, abbiano sottoscritto il patto di volontariato e abbiano richiesto e ottenuto l’adesione a un’associazione e/o organizzazione operante nel territorio.

Sarà poi il sindaco dei comuni che hanno aderito al protocollo a prendere contatti con le associazioni per utilizzare i profughi, che verranno inizialmente formati, e comunque opereranno sotto la supervisione di un operatore o di un tecnico. 

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