Si allarga a macchia d’olio la polemica sulla Federazione dei volontari del soccorso, nata da un’interpellanza del consigliere del Pd-Sinistra Vda, Jean-Pierre Guichardaz. A prendere posizione oggi sono, dopo la replica dei giorni scorsi della stessa Federazione, i Volontari del soccorso di Donnas. L’associazione, accusata venerdì scorso dal Coordinatore Mauro Cometto di essere fuoriuscita dalla Federazione "senza motivazione" e "creando un disagio economico", respinge le accuse.
In particolare in una nota l’Avs di Donnas sottolinea di aver chiesto all’Usl, dopo l’uscita dalla Federazione, "il convenzionamento" non solo per "continuare ma anche per incrementare le attività". Richiesta bocciata dall’Usl che ricorda come a suo tempo l’azienda abbia fatto una scelta "strategica" riconoscendo "ad un unico interlocutore il compito di rappresentare tutte le associazioni presenti sul territorio".
Ruolo di intermediazione che, come fatto da Guichardaz, i volontari di Donnas definiscono, in una lettera inviata all’Usl, "costoso e poco agile" e che con ogni probabilità (Ndr ma l’Associazione non lo esplicita) sta alla base della decisione dell’Associazione di uscire dalla Federazione.
"L’Avs di Donnas, non avendo convenzione, ha allora intrapreso – conclude la nota – altre strade che hanno portato i volontari ad impegnarsi in progetti di assistenza sul territorio, come Aeneas (trasporto sociale), Demetra (assistenza ai bambini e alle famiglie) e il prossimo Fenice (defibrillatore e formazione specifica), sempre comunque collaborando con le strutture sul territorio."