IA Italia la startup sull’intelligenza artificiale made in VDA

IA Italia è una nuova startup nata in Valle d’Aosta dall’esperienza imprenditoriale di Paolo Gianotti e di suo figlio Mattia, con l’obiettivo di rendere l’intelligenza artificiale uno strumento semplice e accessibile per le piccole e medie imprese. La società sta già collaborando con realtà locali e ha ottenuto riconoscimenti a SMAU Milano 2025.
Il Team di IA Italia
Società

Dall’esigenza personale legata alla propria attività lavorativa allo sviluppo di una nuova società che propone soluzioni basate sull’IA. Così è nata IA Italia, una startup tutta valdostana fondata dall’imprenditore Paolo Gianotti e da suo figlio Mattia.

Dovendo definirla in un’unica frase: “IA Italia rappresenta il ponte tra l’innovazione tecnologica globale e le esigenze concrete delle imprese italiane, rendendo l’intelligenza artificiale uno strumento di crescita accessibile, sicuro e misurabile”. Così  Paolo Gianotti parla della sua startup, la cui nascita è scaturita da esigenze concrete riscontrate nel lavoro delle gioiellerie De Marchi Gianotti e delle diverse realtà del gruppo imprenditoriale di famiglia di cui è proprietario. “Inizialmente abbiamo sviluppato soluzioni interne per ottimizzare i nostri processi aziendali – spiega Paolo – e, visti i risultati ottenuti, abbiamo deciso di assumere specialisti del settore: Herica, laureata in fisica e specializzata in intelligenza artificiale e big data, ed Emanuele, informatico con esperienza in sviluppo software. I risultati sono stati così promettenti che abbiamo deciso di creare una società ad hoc per portare queste soluzioni a tutte le imprese italiane”.

Paolo e il suo team hanno cercato di risolvere un gap presente nel mercato italiano, ossia il costo e l’accesso alla tecnologia. “Le grandi aziende tech internazionali offrono soluzioni di intelligenza artificiale complesse ma costose, per cui le PMI italiane rimangono spesso escluse da questa rivoluzione digitale. Noi siamo partiti con l’idea di democratizzare l’accesso all’IA, creando soluzioni semplici, efficaci e accessibili, specificamente pensate per le realtà aziendali italiane e la loro cultura del lavoro. Vorremmo rendere l’intelligenza artificiale uno strumento di lavoro quotidiano per ogni azienda italiana, indipendentemente dalla sua dimensione o settore, accompagnando le aziende in un percorso di crescita digitale”.

Quando si parla di IA e di sistemi RAG (Retrieval-Augmented Generation) non è sempre facile capirne il funzionamento e lo scopo. “Può essere paragonato all’interrogare un assistente che conosce perfettamente tutti i documenti aziendali ed è capace di creare automaticamente nuovi contenuti personalizzati, grazie a un processo che per l’utente finale risulta semplice da utilizzare. Basta caricare i propri documenti aziendali nel sistema e l’intelligenza artificiale, memorizzando e comprendendone il contenuto, genera automaticamente analisi oppure nuovi documenti utilizzando le informazioni già esistenti”. Si tratta di strumenti che possono facilitare di molto il lavoro. “Parlando di esempi concreti, dovendo creare dei contratti è sufficiente scattare la fotografia di un documento d’identità ed il sistema li compilerà automaticamente o in caso di preventivi è sufficiente inserire i dati del cliente per generarne di personalizzati, riducendo i tempi di lavoro. È essenzialmente la differenza tra dover cercare informazioni sparse in decine di file diversi e avere un sistema intelligente che trova tutto istantaneamente e completa il lavoro per voi”.

Paolo Gianotti a SMAU
Paolo Gianotti a SMAU

La startup si rivolge principalmente alle PMI, a studi professionali ma anche ad aziende manifatturiere e di servizi. Alcune realtà valdostane iniziano già a trarne i primi benefici. “Abbiamo aiutato l’Artzon, associazione con sede a Saint-Pierre, creando un archivio documentale consultabile online che permette loro di caricare le decine di migliaia di documenti del loro archivio storico e interrogarli facilmente”. Grazie a questi sistemi gli archivi passano dall’essere veri e propri “cimiteri di documenti” a risorse strategiche attive, grazie all’indicizzazione automatica del loro contenuto che permette di rendere ricercabile qualsiasi informazione, mantenendo la tracciabilità delle fonti e trasformando anni di documentazione in una risorsa strategica immediatamente accessibile. Non si tratta però di una tecnologia che sostituisce completamente l’intervento umano, perché “il controllo umano nelle decisioni critiche rimane sempre: l’IA supporta, ma non sostituisce il giudizio professionale che deve rimanere in capo alle persone”.

Parlare di un’azienda che sviluppa IA in Valle d’Aosta può sembrare strano, ma come spiega Paolo: “Essere valdostani ci ha insegnato il valore della precisione e dell’affidabilità, elementi fondamentali quando lavori con l’intelligenza artificiale. La Valle d’Aosta offre un ecosistema più raccolto ma anche grandi sfide legate alla visibilità”.
Sono proprio le caratteristiche della nostra regione che potrebbero attrarre altre aziende a pensare di stabilirsi qui e sviluppare innovazione sul nostro territorio.
“La qualità della vita e la possibilità di lavorare in un ambiente meno caotico ci permettono di concentrarci sulla qualità dei nostri prodotti e del servizio clienti. Stiamo valutando di avviare collaborazioni con università ed enti di ricerca, ma per ora siamo concentrati sullo sviluppo dei nostri prodotti in un settore in cui l’evoluzione è continua”.
E, parlando di Valle d’Aosta, secondo Paolo, l’IA potrebbe offrire un valido aiuto anche ai cittadini, migliorando significativamente l’efficienza dei servizi pubblici, grazie all’automazione delle pratiche amministrative e alla gestione della documentazione, fino al supporto continuo offerto 24 ore su 24. “Immaginiamo un futuro in cui ogni valdostano possa avere risposte immediate sui servizi regionali, procedure e opportunità”.

Intanto il loro progetto non è rimasto inosservato e recentemente è approdato allo SMAU Milano 2025, ottenendo successo e permettendo loro di concludere partnership strategiche e raccogliere riconoscimenti da investitori e media. “Il riscontro più importante è stata la comprensione che il mercato italiano è davvero pronto per soluzioni IA ‘Made in Italy’, sicure e conformi alle nostre normative”.
Una piccola realtà, quella della Valle d’Aosta, che grazie a iniziative di questo tipo potrebbe farsi promotrice di sviluppo tecnologico.

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