Il 9 ottobre apre lo Sportello sociale: offre informazioni e orientamento sui servizi sociali

Lo Sportello sociale vuole avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione e semplificare il rapporto con gli utenti. Saranno attivati 8 punti sul territorio: ad Aosta, Morgex, Villeneuve, Gignod, Quart, Chatillon, Verrès e Pont-Saint-Martin.
Bruno Giordano e Katia Zanello
Società

Aprirà al pubblico martedì prossimo, il 9 ottobre, lo sportello sociale, un nuovo servizio di informazione, orientamento e accoglienza dedicato ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari della Valle d’Aosta. Il progetto, che ha visto la collaborazione di enti diversi come il Comune di Aosta, in qualità di capofila, la Regione Valle d’Aosta, il Consorzio degli enti locali, l’Azienda Usl, la cooperazione sociale e il volontariato, è stato presentato questo pomeriggio, lunedì 1° ottobre, nel Salone ducale del Comune di Aosta.“Quello che presentiamo oggi è un percorso che si è concretizzato dopo due anni di intenso lavoro – ha spiegato l’Assessore Albert Lanièce – ed è un tentativo di andare incontro ai cittadini”.  

La logica che sta alla base dello Sportello sociale è simile a quella dell’ “AmicoinComune” aperto 6 mesi or sono dal Comune di Aosta: avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione e semplificare il rapporto con gli utenti dei servizi attivati in Valle d’Aosta. “Vogliamo dare alla popolazione un punto di riferimento, un luogo in cui rivolgersi per conoscere i tanti servizi che abbiamo attivato in ambito sociale e sanitario” ha ripreso ancora Lanièce.

Lo Sportello sociale si articolerà in 8 punti territoriali: oltre a quello di Aosta, che si trova in Municipio, nei locali una colta occupati dallo Sportello del cittadino, si trovano a Morgex, nel poliambulatorio, a Villeneuve, a Gignod, a Quart, a Verrès, a Pont-Saint-Martin nella sede delle comunità montane, e a Chatillon nello stabile del municipio.

“Con lo Sportello sociale – ha sottolineato il sindaco di Aosta Bruno Giordano – trasmettiamo il messaggio che il Comune è la casa dei suoi cittadini, cui essi possono accedere liberamente, “quasi” a tutte le ore, trovando risposte adeguate, nei modi e nella sostanza, alle proprie istanze”.

In ogni sede territoriale lavoreranno un operatore di sportello con funzioni di informazione e indirizzamento a tutti i servizi sociali e sociosanitari della regione e un assistente sociale, a cui spetterà il compito “di decodificare le domande più complesse ed agevolare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini” ha spiegato la coordinatrice del progetto Katia Zanello.

Il costo del progetto nel primo periodo di sperimentazione ammonta ad 1 milione e 146 mila euro, di questi 590 mila circa sono spese aggiuntive, mentre le altre sono risorse, come sedi, personale e strumenti, messe a disposizione dai diversi enti che partecipano al progetto. “Abbiamo cercato di razionalizzare ed ottimizzare tutto l’esistente e ogni ente ha dato ciò che poteva mettere a disposizione: in questo modo avremo una riduzione dei costi ed una maggior efficienza del sistema” ha sottolineato Elso Gerandin, presidente del Cpel.

Lo sportello sociale sarà raggiungibile via mail, ogni sede territoriale è stata dotata di una casella di posta elettronica, tramite il numero verde 800585588, attivo 24 ore su 24, e mediante il sito internet www.sportellosociale.vda.it

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