Il Corpo forestale della Valle d’Aosta è stato integrato all’interno del sistema del Numero unico di emergenza 112 europeo.
A comunicarlo la Regione, che spiega come la collaborazione, sviluppata nell’ambito della Centrale unica di soccorso – il sistema integrato di coordinamento per le emergenze che riunisce il Soccorso sanitario 118, il Soccorso alpino valdostano, il Corpo forestale della Valle d’Aosta e il Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco, sotto la direzione della Protezione civile regionale – “rafforza la capacità di risposta e garantisce l’immediato coinvolgimento delle competenze specialistiche del Corpo forestale nelle emergenze che riguardano il patrimonio naturale e la sicurezza ambientale del territorio”.
“L’iniziativa si colloca tra i compiti della Centrale, modello organizzativo che nasce dalla volontà e dall’esigenza di unificare le procedure di comando nel rispetto dei diversi ruoli e delle differenti competenze degli operatori dell’emergenza, attraverso una preziosa sinergia finalizzata alla razionalizzazione degli interventi, all’ottimizzazione dell’impiego dei mezzi e degli strumenti disponibili e, non ultimo, alla riduzione dei costi grazie alla comunità d’uso delle risorse quali apparati di comunicazione e sistemi informativi”, si legge ancora.
L’ingresso del Corpo forestale nel Nue 112 “consentirà una maggiore efficienza e velocità, garantendo al cittadino un unico punto di contatto per richiedere l’intervento in caso di emergenza, migliorando il corrente sistema di condivisione delle segnalazioni e urgenze elaborate in stretta sinergia tra tutti gli enti della Cus”.
Grazie al numero unico, “i cittadini potranno richiedere, ad esempio, l’intervento in caso di incidenti automobilistici con il coinvolgimento di animali, ma anche per segnalare incendi boschivi e fenomeni di smottamenti e frane”, così come “immissione di inquinanti nei fiumi e, in genere, di tutte quelle emergenze e urgenze che afferiscono alle competenze del Corpo forestale”.
L’attuale numero nazionale di emergenza ambientale, il 1515, continuerà comunque a essere operativo anche in Valle d’Aosta per garantire continuità e l’espletamento di alcune funzionalità interne alla Centrale”.
