“Il volontariato non è fermo, sono molte le associazioni che si stanno organizzando e preparando per il dopo-emergenza o con iniziative solidali a distanza”. Così Claudio Latino, Presidente del CSV, spiega il momento delicato che stanno vivendo molte organizzazioni valdostane che si stanno confrontando con diverse necessità e bisogni, molti dei quali esploderanno quando l’emergenza sarà terminata. “Allora le nostre associazioni saranno preziosi alleati delle istituzioni per aiutare le persone a rialzarsi, a ritrovare un po’ di normalità” spiega ancora Latino.
Al momento stanno operando le organizzazioni di volontariato che hanno i titoli per farlo perché inserite nel sistema della Protezione civile Valdostana, con volontari preparati ad intervenire in situazioni difficili e nelle calamità. Chi non rientra in questa categoria ha dovuto necessariamente stopparsi per tutelare i volontari e perché le disposizioni del Decreto per prevenire il contagio da Coronavirus non prevedono al momento lo spostamento fisico delle persone per lo svolgimento di attività di volontariato.
Sono numerose però le iniziative solidali a distanza, anche informali, che stanno nascendo. Sfruttano la rete e il telefono per risolvere piccoli problemi quotidiani delle persone, per lenire la solitudine di anziani, per sostenere, anche se a distanza, malati, per offrire suggerimenti e passatempi dedicati anche a persone fragili. “Noi come CSV vogliamo intercettarle prima e amplificarle poi” ha spiegato ancora Latino.
Da qui l’appello lanciato sui social in cui si invitano “tutti i volontari, le associazioni, le organizzazioni non profit, i gruppi organizzati e le imprese profit a indicare le iniziative attivate per far fronte a questo periodo di emergenza e a segnalare le proposte e i progetti per ripensare e costruire il futuro della nostra comunità”.
Per aderire basta scrivere una mail all’indirizzo info@csv.vda.it indicando il referente dell’organizzazione e un numero telefonico.
