Il gipeto torna a nidificare anche in Val di Cogne

Istituita in Valnontey, nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, una zona a tutela della nidificazione
Foto di Davide Glarey
Società

Torna a nidificare anche in Valle di Cogne, nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, il gipeto, avvoltoio che si era estinto nel 1913 e che recentemente è tornato a popolare le valli dell’area protetta.

La scelta del Gran Paradiso come luogo di nidificazione non è quindi casuale, il Parco infatti è territorio ideale per il gipeto per diversi motivi: la facilità di reperire cibo, grazie all’abbondanza di fauna selvatica, la possibilità di trovare spazi idonei alla nidificazione, grazie alla conformazione delle pareti rocciose, ma soprattutto per la tranquillità che può trovare solo in un’area protetta, in cui sono vietati i sorvoli con elicottero o altri mezzi, e in cui il disturbo antropico è ridotto.

"Alcune specie sono particolarmente sensibili alla presenza umana e risentono in misura maggiore del disturbo che possiamo arrecare. Proprio per questi motivi è stata istituita una zona di protezione in Valnontey, dove è proibito arrampicare su alcune cascate di ghiaccio, addentrarsi e disturbare i siti di nidificazione, comprese le attività di osservazione ravvicinata per foto e riprese", così ha spiegato Bruno Bassano, veterinario e responsabile del servizio scientifico del Parco, alla Cogne Ice opening che si è svolta sabato 19 dicembre. Nel caso del gipeto tra pareti di solida roccia e cascate di ghiaccio (quelle coinvolte dalla zona di protezione in Valnontey sono Monday Money, Gusto di Scozia, Flash estivo, Flash estivo colonnato centrale, Fiumana di Money), il successo delle nascite e della sopravvivenza dipende da molti fattori e soprattutto dalla scelta del luogo dove accoppiarsi o dove costruire il nido. Importante quindi garantire il massimo della tranquillità, così da lasciare i gipeti liberi di scegliere dove deporre le proprie uova, e ridurre al minimo il nostro disturbo.

Oltre alle attività di prevenzione in essere, il monitoraggio del gipeto da parte del corpo di sorveglianza è quotidiano. Il controllo dei siti di nidificazione, in particolare durante la cova e la schiusa dell’uovo, e prima dell’involo del pullo (il piccolo di gipeto) viene fatto dai guardaparco, insieme ai tradizionali strumenti, con mezzi tecnologici particolarmente avanzati, al fine di assicurare un adeguata protezione ai "tesori" del vero e proprio scrigno della biodiversità che è il Parco. 

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