Il piano di zona della Valle d’Aosta, lo strumento di programmazione delle politiche sociali previsto dalla legge 328 del 2000, entra finalmente in una fase più operativa e concreta. Sono stati approvati e saranno, quindi, avviati a breve cinque progetti che si propongono di dare una prima risposta ad altrettante problematiche sociali presenti in Valle.
Se in Valdigne (sub ambito 1) saranno proposte attività per contrastare la fragilità delle famiglie, i comuni della Comunità Monte Emilius e della Grand Combin (sub ambito 2) lavoreranno sul disagio relazionale dei giovani con attività rivolte in particolare agli alunni della scuola elementare.
Nel territorio della comunità montana Monte Cervino si prevede di attivare un doposcuola per venire incontri ai problemi di conciliazione e di organizzazione delle famiglie e dei genitori che lavorano. Nel territorio della bassa valle (sub ambito 4), che va da Montjovet a Pont-Saint-Martin comprese le tre valli laterali, saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione sulla malattia mentale e realizzate attività di sostegno e vicinanza per le famiglie dei malati.
Ad Aosta, infine, si è scelto di lavorare sull’osolamento delle persone che vivono situazioni o fasi della vita particolarmente fragili come, ad esempio, gli anziani. “Tutti e cinque questi progetti – ha spiegato Katia Zanello, responsabile dell’Ufficio di Piano – mettono al centro la persona e il cittadino perché questo, di fatto, è l’obiettivo del piano di zona“.
A portare avanti questi progetti, che dovranno concludersi entro la fine del 2011, i gruppi tecnici di zona composti da rappresentanti degli enti locali, delle cooperative sociali, del volontariato ma anche dei gruppi informali, delle polisportive, delle parrocchie coinvolte. Ogni progetto potrà contare su risorse economiche messe a disposizione dalla Regione e dal Cpel (Consorzio Permanente Enti locali), il costo complessivo di ognuno varia da un minimo di 80mila ai quasi 120 mila euro per il progetto del capoluogo regionale.
Per far conoscere anche agli amministratori locali il Piano di Zona e per condividere ciò che sarà realizzato anche sui loro territori comunali, il Celva ha organizzato un ciclo di quattro incontri, guidati da Roberto Maurizio, consulente esperto del piano di Zona, dal titolo “Gli amministratori incontrano il Piano di Zona”. “E’ un modo per avvicinare gli amministratori e per far conoscere loro il piano di zona che si rivela necessario tenendo conto che molti amministratori locali sono stati eletti l’anno scorso e non conoscono, quindi, questo strumento” ha spiegato Elso Gerandin, presidente del Cpel.