Freddo e pioggia, quasi che la primavera intravista solo una settimana fa a Montjovet fosse stata solo un’allucinazione. Ma tranquilli, domenica a Sarre il tempo da lupi è stato solo uno dei fattori che ha condizionato la seconda eliminatoria stagionale delle batailles de reines. Più del tempo, poterono i Bonin. È risaputo che quando questa famiglia si muove, per gli avversari le chances di vincere si abbassano notevolmente. L’altra certezza è che quando papà Gildo e i figli Roberto (presidente dei combats) e Sandro decidono di portare le loro regine in arena, lo fanno con cognizione di causa. Risultato: trasferta con 7 bovine, di cui 5 andranno alla Regionale. Due bosquet, un secondo e due terzi posti. Francamente era impossibile fare meglio, al netto che Suzette e Vipera – le “altre due” della domenica dei Bonin – siano rimaste al palo.
Mila e quella trasferta dolce come il miele a Chamonix
Si parte con la pioggia, si finisce con l’umidità che entra nelle ossa. Combat anche piuttosto veloce, visto che alle 15 gli addetti ai lavori stringevano già in mano i risultati. Succede, di tanto in tanto. Peraltro il numero di iscritte – 72, con addirittura 35 bovine nel terzo peso – non è neanche troppo basso, così come quello degli spettatori: alla fine ad accomodarsi sulle transenne dell’area di Sarre saranno circa 500 persone, non poche considerando che il cielo – in quest’ultima domenica di marzo – consigliava a tutti di starsene a casa e non allontanarsi troppo dalla stufa.
I Bonin però non hanno dato retta alle bizze del tempo e sono andati a Sarre convinti di poter far bene. Così, nel lotto delle 20 iscritte di prima, la famiglia del Presidente dei combats è riuscita nell’exploit di infilare ben 3 delle 4 qualificate per la Regionale.
Mila, la neo regina, ha finito di combattere ai quarti di finale: in semifinale e in finale il suo sguardo è bastato a far partire verso altri lidi Belonne e Victoire, compagne di stalla rispettivamente terza e seconda di giornata. Mila l’avevamo conosciuta nel 2017, regina dell’Espace a Chamonix: un anno fa aveva terminato il suo debutto nei grandi con una sconfitta ai quarti di finale, questa volta è andata fino in fondo. Come Belonne è figlia di Bronne – reina regionale di primo peso nel 2018 – ed entrambe sono alla prima qualificazione: quanto a Victoire, nel 2019 si era laureata regina a Gressan e qualche settimana dopo era stata quinta alla Regionale. Tra tutte queste bovine dei Bonin spunta il nome di un’altra famiglia famosa – i Clos di Jovençan – che piazzano come terza la loro Foulie, alla prima uscita della carriera.
In seconda e terza Breganda e Manda
In prima categoria le sfide tra i Bonin – una semifinale e la finale – non si sono disputate, anche se ad onor del vero i proprietari hanno provato a mettere di fronte le loro protette. Breganda, in seconda categoria, ha avuto vita più difficile, anche se alla fine ha portato a casa il bosquet: a Saint-Marcel l’anno scorso la finale l’aveva vista sconfitta, questa volta si è vendicata a spese di Monella di Mathieu Gerbelle, alla prima qualificazione della carriera. Breganda era stata pure quinta alla Regionale, un anno fa, e alla Croix-Noire tra sei mesi troverà anche Bimba di Maurice Bollon (terza a Valpelline nel 2021) e il “nuovo volto” di Pastis di Joel Montrosset.
Terza categoria, infine, impegnativa più che mai: come spesso succede in questo peso arrivano regine nuove di zecca, e anche nel caso di Sarre questo mantra è diventato realtà. Nuove di zecca Piccina de La Borettaz (seconda) e le terze classificate Maudite di Gildo Bonin (ecco servito il pokerissimo) e Tarzan di Valentina Ducler, a cui va dato il merito di essersi riuscita a conquistare il posto alla finale partendo dalla lontana Champorcher. A mettere in fila tutte quante, però, è stata una reina sperimentata e conosciuta come Manda di Dario Bétemps, regina a Pollein nel 2022 e poi quinta alla Regionale. Bétemps da qualche giorno pascola davanti alla sua stalla i vitelli, raramente tira fuori le bovine adulte. Manda non si era ancora vista, all’orizzonte (o almeno chi scrive non l’aveva ancora intravista lì davanti, non prendete l’informazione come verità conclamata): un cliché che conferma la tesi secondao la quale gli allevatori conoscono bene le loro regine, così bene che basta uno sguardo – anche senza “prova sul campo” – per capire se val la pena portarle in arena.
Domenica delle Palme a Aymavilles
Domenica prossima – ultima prima di Pasqua – il circuito dei combats salirà a Aymavilles. Nella speranza che il tempo sia migliore, all’organizzazione di Sarre vanno comunque fatti gli applausi: nonostante la domenica pessima dal punto di vista meteo la nuova arena – nell’area dell’ex poligono di biathlon, nella zona sportiva – ha raccolto consensi.
LE QUALIFICATE
Prima categoria (20)
- Mila di Gildo Bonin di Gressan (670 chili)
- Victoire di Gildo Bonin di Gressan (650 chili)
- Belonne di Gildo Bonin di Gressan (640 chili)
- Foulie dei fratelli Clos di Jovençan (670 chili)
Seconda categoria (17)
- Breganda di Gildo Bonin di Gressan (540 chili)
- Monella di Mathieu Gerbelle di Aymavilles (558 chili)
- Bimba di Maurice Bollon di Charvensod (555 chili)
- Pastis di Joel Montrosset di Jovençan (544 chili)
Terza categoria (35)
- Manda di Dario Bétemps di Saint-Christophe (510 chili)
- Piccina de La Borettaz di Gressan (517 chili)
- Maudite di Gildo Bonin di Gressan (495 chili)
- Tarzan di Valentina Ducler di Champorcher (483 chili)