In crescita le malattie allergiche: alcune sostanze omeopatiche possono aiutarne la cura

Viene valutata la complessa eziopatogenesi delle allergie ed il conseguente ruolo positivo che la medicina omeopatica può svolgere al fine di modificare favorevolmente l'assetto immunologico del Paziente allergico.
Società

L'allergia è genericamente definibile come uno "stato di ipersensibilità o alterata reattività" in cui l'organismo reagisce con una risposta immunitaria esagerata ad un antigene, ossia un agente estraneo, generalmente non pericoloso per l'organismo stesso, capace però di evocare una risposta immunologica.

Al riguardo, fra gli antigeni inalanti e noti, citiamo numerosi pollini, gli acari, i funghi, i derivati epiteliali di animali, ecc… Esistono anche antigeni cosiddetti "da contatto", come il nichel o i parabeni, come pure "da ingestione", ossia alimenti, come le arachidi od il merluzzo, a dimostrazione che tutte e tre le vie con le quali ci mettiamo a rapporto col mondo esterno, vale a dire le vie aeree, l'intestino e la pelle, possono essere interessate dalla patologia allergica.

Cercando di semplificare questi concetti con un esempio pratico, possiamo dire che come il nostro organismo reagisce di fronte ad un batterio patogeno che gli ha provocato una polmonite per guarire, così può reagire esageratamente di fronte ai pollini o alla polvere della casa, sostanze che però non sono pericolose come il suddetto batterio.

Il motivo per cui si è avuto un notevole incremento delle malattie allergiche negli ultimi anni va ricercato soprattutto in alcuni fattori:

a) L'aumento dell'inquinamento ambientale con l'introduzione di moltissime nuove molecole chimiche che il sistema immunitario deve comunque processare. Al riguardo si cita l'osservazione che nella Germania Democratica o D.D.R, prima dell'unificazione della Germania dopo la caduta del muro di Berlino, in presenza di inquinamento dato soprattutto dalla combustione del carbone, esisteva una minore prevalenza di allergie rispetto alla Germania Federale, ove prevaleva invece l'inquinamento veicolare.
Dopo l'unificazione, con l'ammodernamento delle fabbriche dell'ex Germania Est e l'incremento del traffico veicolare, la situazione è cambiata e sono aumentate le allergie anche in questa parte della Germania unificata.

b) Il fatto che nel mondo occidentale sono quasi scomparsi agenti infettivi classici che stimolavano potentemente il sistema immunitario a produrre anticorpi difensivi nei loro confronti, con la conseguenza che oggi lo stesso sistema immunitario reagisce verso altri elementi non pericolosi, gli allergeni, una volta trascurati a favore dei primi. E' questa la teoria cosiddetta "igienica" che gode attualmente di molto credito. Troppa pulizia non farebbe quindi bene.

Alla base della comparsa o meno dell'allergia risiede una predisposizione genetica, o "atopia", che si eredita dai genitori o dagli antenati. Essa consiste nell'attività anomala di particolari geni che si trovano sul cromosoma 6 e che possono innescare il complesso meccanismo di produzione dei principali anticorpi specifici della malattia allergica o Immunoglobuline di tipo E.
In effetti è noto da tempo che in assenza di genitori allergici, la prole ha la possibilità di manifestare allergia nel 15% dei casi. La percentuale sale al 50% se un genitore è allergico ed al 75% se ambedue i genitori sono allergici.

Le malattie allergiche cosiddette "atopiche" comprendono 3 entità principali: la dermatite atopica o eczema, la rino-congiuntivite e I'asma bronchiale allergica. Queste, una volta considerate come separate, sono state raggruppate insieme per le loro strette correlazioni epidemiologiche, cliniche, genetiche ed immunologiche e quindi considerate unitariamente, proprio come se si trattasse di osservare facce diverse di uno stesso prisma.

Le loro caratteristiche immunologiche comuni sono infatti rappresentate principalmente da livelli più o meno elevati di Immunoglobuline E (IgE) totali nel siero, dalla presenza di Anticorpi IgE specifici per allergeni e dalla espansione di linfociti Th2 allergene-specifici, particolarmente a livello dei tessuti sede di infiammazione allergica. L'allergia è quindi una patologia immunologica complessa che coinvolge l'intero organismo.

Cercando si semplificare per i nostri lettori i concetti immunologici fondamentali in merito, diciamo che sono molto importanti due tipi di linfociti, ossia elementi del sangue, denominati TH1 e TH2. I TH1 sono deputati alla difesa verso infezioni batteriche e virali e producono molte sostanze specifiche, tra cui interferone-gamma ed interleuchina 2, i TH2 sono importanti nella difesa verso i parassiti e producono in esclusiva interleukina 4 e 5.

Esiste un fisiologico equilibrio fra le due popolazioni cellulari, visivamente rappresentabile come una "bilancia immunologica" fra TH1 e TH2. Se la bilancia è in pareggio l'individuo sta bene; se esiste una prevalenza di linfociti TH2 si ha tendenza ad allergia.

Come già riferito nel mio primo articolo, la vera terapia potenzialmente risolutiva delle malattie allergiche risiede nella cura immunologica e non nella somministrazione di antistaminici o cortisonici, farmaci allopatici che sono sì capaci di dominare rapidamente la sintomatologia, ma che non possono modificare stabilmente l'equilibrio immunologico.

Tenendo conto che le cellule del nostro organismo scambiano informazioni utilizzando dei mediatori, come le interleukine e citochine, che agiscono a bassissime concentrazioni, è intuitivo e verosimile che anche i farmaci omeopatici possano avere un effetto positivo. L'efficacia dell'immunoterapia a dosi infinitamente piccole è stata dimostrata dai Dr. M.Jenaer e B.Marichal, specie in combinazione con le citochine, che a diluizione omeopatica perdono la loro tossicità ma mantengono la loro efficacia.

L'omeopatia e' una forma di terapia farmacologica di regolazione e guida la tendenza naturale dell'organismo a guarire.
Già preconizzata nell'antichità da Ippocrate (III secolo a.c.),che aveva enunciato la legge dei simili e la legge dei contrari, trova il suo fondatore in Samuel Hahnemann (1775-1853), che ha sviluppato un sistema pratico per l'uso dei farmaci basato su 3 principi fondamentali:
1) sperimentazione del farmaco su soggetti sani (ad es. corteccia di china su se' stesso)
2) regola della similitudine (similia similibus curentur)
3) quadro clinico individuale (l'applicazione del criterio di similitudine si applica sulla sintomatologia individuale del malato e non ad un concetto di malattia generale)
Hahnemann constato' con l'esperienza che l'impiego dei farmaci nella forma in uso dall'antichita' non era ottimale. esistevano infatti molti effetti collaterali, scarsa assimilazione del farmaco, reazione iniziale alla somministrazione troppo forte, ecc… Sviluppo' quindi un processo di preparazione dei farmaci in modo da raggiungere l'optimum della qualita' e della quantita' del farmaco mediante riduzione della dose o diluizione, dapprima decimale (DH) e poi centesimale (CH) e lavorazione del farmaco o dinamizzazione, ottenne l'optimum della sua forza medicamentosa evitando effetti collaterali dannosi. Chiamo' potenziamento questo processo.

A titolo di esempio citiamo alcune sostanze omeopatiche immunologiche vantaggiose per la cura di fondo della patologia allergica:

1) Interleuchina 6 alla 30 CH avente funzione soppressiva sulla differenziazione ed accrescimento soprattutto dei linfociti B che producono gli anticorpi in eccesso implicati nelle reazioni allergiche.

2) Interleuchina 4 alla 30 CH con funzione soppressiva del braccio immunologico dei Th2, implicato, come più volte sopra riportato, nei meccanismi di difesa verso i parassiti e nelle reazioni allergiche IgE mediate.

3) Interleuchina 2 alla 4 CH con funzione adiuvante il braccio immunologico Th1, antagonista di quello Th2. IL-2 è inoltre un importante fattore di crescita per i linfociti T8, in particolare per i linfociti Ts (soppressivi) . Essi sono in grado di frenare la produzione di anticorpi di un sistema se raggiungono in esso un numero sufficiente.

4) Klebsiella Pneumoniae alla 6 CH e Candida Albicans alla 6 CH con intento di fornire ai macrofagi primitive informazioni tali da orientare la successiva reazione anticorpale lungo il braccio Th1.

5) Manganese Gluconato alla D4 che influisce sulla respirazione cellulare ed è capace di attivare svariati processi enzimatici, soprattutto reazioni di ossido-riduzione. La malattia allergica risente favorevolmente del manganese che è un grande equilibratore biologico.

6) Benzochinone alla D6, D12,D30, principio attivo nel metabolismo energetico,capace anch'esso di attivare sistemi enzimatici bloccati, in particolare a livello della catena respiratoria ed attivo nei confronti di intossicazioni e di infezioni virali e fungine, che spesso fanno da importante corollario alla malattia allergica.

7) Formica Rufa alla D6,D12,D30 per agire sul terreno allergico in quanto questo rimedio diatesico è considerato un desensibilizzante aspecifico per le allergie cutanee e mucose in omeopatia.

Dott. Rino Zironi
Specialista in Malattie dell'apparato respiratorio, Medicina dello sport e Malattie infettive

Per questo articolo si ringrazia la Società Dual Sanitaly divisione omeopatia Homeopharm.

 

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