Inaugurato ad Aosta il primo ristorante sociale, il “Progetto Altro che”

Aperto da ieri, giovedì 21 marzo, nei locali adiacenti alla parrocchia dell'immacolata e un tempo occupati della Mensa delle Acli della Valle d'Aosta, occuperà persone normodotate e persone delle categorie svantaggiate come disabili e detenuti.
Società

Un luogo in cui si lavora restuendo dignità a tutti, uno spazio di incontro tra le persone del quartiere e di Aosta e un posto di piacere in cui mangiar bene. Sono le idee alla base del ristorante sociale "Progetto Altro che" aperto da ieri nei locali adiacenti alla parrocchia dell’immacolata e un tempo occupati della Mensa Aurora delle Acli regionali della Valle d’Aosta.

A gestire il ristorante sarà la cooperativa sociale Enaip, impegnata da anni nella formazione professionale. "Aprire il ristorante il salto naturale che abbiamo fatto dopo il nostro impegno nell’accompagnamento al lavoro delle persone svantaggiate" ha spiegato la presidente Luisa Trione.

Alcune persone in difficoltà, disabili o ex detenuti, potranno trovare in questo ristorante un’occasione di tirocinio e di lavoro. "Dalla prossima settimana due persone disabili saranno impegnate nel loro tirocinio che potrà concludersi con la loro assunzione" spiega ancora la Trione. Per ora "Progetto Altro che" può contare su tre lavoratori normodotati assunti.

Il progetto sembra aver destato curiosità e sostegno. Alcuni artisti valdostani hanno deciso di collaborare all’iniziativa donando le loro opere. Sono già appese alle pareti di quello che si può fregiare del titolo di primo ristorante sociale valdostano  quadri di Chicco Margaroli, Elso Montrosset e Franco Grobberio. Hanno, poi, manifestato la loro voglia di partecipare e contribuire con una loro opera anche Gianni Bersezio, Ezio Bordet e Daniele De Giorgis.

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