Istat, nel 2022 cresce la natalità in Valle d’Aosta
In Italia denatalità e invecchiamento della popolazione tornano a far sentire la loro morsa: secondo quanto rilevato da Istat, difatti, a fronte di una mortalità ancora elevata, la natalità ha toccato valori al minimo storico, contando meno di 7 neonati e più di 12 decessi per ogni 1.000 abitanti.
All’interno di tale quadro apparentemente drammatico, nel 2022 la Valle d’Aosta è andata incontro a un pur piccolo miglioramento, che l’anno passato ha visto venire alla luce 782 bambini, tra cui 403 maschi e 379 femmine, una crescita di +38 unità contro le 744 nascite del 2021.
Cala la popolazione residente
Al 1° gennaio 2023, l’Italia conta circa 58,8 milioni di residenti, 179 mila in meno (-3‰) rispetto all’anno precedente; il calo, pur inferiore se paragonato al 2021 (-3,5‰) e al 2020 (-6,7‰), risulta più marcato nel mezzogiorno (-6,3‰) piuttosto che al centro (-2,6‰) e al nord (-0,9‰).
La Valle d’Aosta possiede per converso un totale di 122.955 abitanti di cui 60.254 uomini e 62.701 donne: la decrescita rispetto al 2022, quando la popolazione residente complessiva si attestava a 123.360 soggetti di cui 60.413 uomini e 62.947 donne, risulta evidente.
Aumenta la mortalità
La riduzione subita dalla cittadinanza tanto italiana quanto valdostana è imputabile a un eccesso di decessi (713 mila) rispetto alle nascite (393 mila), il quale tuttavia non viene compensato dai movimenti migratori dall’estero (229 mila).
Non a caso nel 2022 la speranza di vita dei residenti è ipotizzata a 80,5 anni per gli uomini e a 84,8 anni per le donne, queste ultime dimostratesi maggiormente propense rispetto ai connazionali a controlli medici di routine e prevenzione. Il tasso di mortalità (pari al 12,1‰) cresce rispetto all’anno precedente di 12 mila unità: nell’85% dei casi, i soggetti hanno più di 70 anni di età e, segnale dell’influsso del cambiamenti climatici sul piano della sopravvivenza, perdono la vita perlopiù nei mesi più freddi (gennaio e febbraio) o nei mesi più caldi (luglio e agosto).
La Valle d’Aosta ha perso nel 2021 1.486 abitanti, di cui 710 uomini e 776 donne; l’età media delle morti maschili resta ferma come già l’anno passato a 80,3 anni, mentre quella delle morti femminili diminuisce di un -0,1% stabilizzandosi a 84,3 anni.
Scende l’età media delle donne con figli
Per la prima volta dopo l’Unità d’Italia, nel 2022 i nuovi nati sono scesi sotto la soglia delle 400 mila unità, attestandosi a 393 mila unità: dal 2008, ultimo anno in cui si è verificato un aumento delle nascite, il calo è di circa 184 mila unità. Accanto alla rinuncia da parte delle coppie italiane ad avere figli, tale diminuzione è dovuta al progressivo invecchiamento della popolazione femminile in età riproduttiva, ovverosia dai 15 anni ai 49 anni.
Mentre nella Penisola l’età media delle donne con figli è pari a 32,4 anni, in Valle d’Aosta il dato scende lievemente 32,3 anni; il numero medio di figli per ogni donna è invece pari a 1,26, contro il valore italiano di 1,24.
Tornano a salire i trasferimenti dall’estero
Grazie a un ritorno ai flussi migratori antecedenti la pandemia, i trasferimenti interni verificatisi nel 2022 risultano circa 1,5 milioni (+4% rispetto al 2021); a fronte di appena 132 mila cancellazioni (-17% rispetto al 2021), le iscrizioni anagrafiche dall’estero risultano al contrario 361 mila (+13,3% rispetto al 2021).
I residenti di provenienza straniera sono complessivamente 5,5 milioni al 1° gennaio 2023, con un aumento rispetto al 2022 di 20 mila individui (+3,9‰). Quasi 3 milioni di essi (circa il 60%) predilige le regioni del nord Italia, contro il 25% risiedente al centro e il 16% al sud.
Nel 2021, in Valle d’Aosta gli spostamenti di cittadini in Italia sono stati 4.531 mentre gli spostamenti dall’estero soltanto 434; ad aver emigrato per raggiungere un’altra regione della Penisola o un altro Paese del mondo sono stati rispettivamente 4.440 cittadini e 439 cittadini. Il saldo migratorio interno si ferma pertanto circa allo +0,4‰, contro il circa +3,5‰ di quello invece esterno, cosa che rende i dati valdostani in linea con la media nazionale.