I dati sui nuovi nati dell’anno appena conclusosi risultano in linea con quelli passati e confermano una allarmante tendenza allo spopolamento delle zone montuose nonché una situazione di crisi demografica comune a tutta la Penisola.
Quest'anno chiude l'infanzia di Champocher, salva Valgrisenche, mentre Perloz riapre. Per i prossimi anni situazioni critiche in alcuni comuni di montagna e in altri dove sono presenti più plessi scolastici.
Carenza di servizi e spopolamento colpiscono i paesi di montagna. "Siamo piccoli, ma necessari". I primi cittadini raccontano le principali difficoltà dei loro comuni.
L'Assessore all'Istruzione, in conferenza di fine anno, si è soffermato sul problema della denatalità in Valle: "È evidente che questo tema vada affrontato non in termini esclusivamente legati alla fiscalità, alle famiglie e ai servizi ma che ci siano elementi sociologici e psicologici sui quali intervenire”.
Nel 2020 le culle sono rimaste vuote in 8 comuni valdostani, in cinque di questi già nel 2019 la cicogna non aveva fatto consegne e in tre è da tempo ormai che non si vede. Fra i primi servizi a sparire le scuole.
Gli organici di diritto - quelli di fatto arriveranno soltanto a luglio - vedono al momento il calo di un posto alla scuola dell’infanzia, da 256 a 255 posti. “Perché abbiamo attivato - spiega la Sovrintendente agli studi Marina Fey - due posti in più per la sperimentazione”. A settembre rischia la chiusura la scuola di Perloz. Criticità a Valgrisenche. Sanate invece le situazioni di Quart Chantignan e Pontey. A Cogne alle medie potrebbe arrivare la pluriclasse.