La Croce Rossa della Valle d’Aosta festeggia 100 anni

Fondata ufficialmente nel 1911, oggi conta oltre 250 soci. Le celebrazioni sono iniziate ieri a Fénis con l’inaugurazione di una mostra fotografica. Per l’autunno sono in programma una festa, un congresso internazionale e la pubblicazione di un libro.
Centenario Croce Rossa 2011
Società

Avere cent’anni e non sentirli. Dopo due guerre mondiali e diverse riorganizzazioni interne, la Croce Rossa valdostana è ancora giovane e piena di vita, sia nel corpo e nello spirito. Lo hanno dimostrato ieri pomeriggio gli oltre 250 soci che si sono riuniti a Fénis per dare il via alle celebrazioni organizzate in occasione del centesimo anniversario della sua nascita.

Una folla di volontari e sostenitori dell’associazione, infatti, è accorsa alla sala polivalente di Tzanté de Bouva per l’inaugurazione di una mostra fotografica che ripercorre attraverso le immagini dell’epoca, ma anche i documenti e gli oggetti di valore storico messi a disposizioni da alcuni collezionisti, le tappe fondamentali di un’attività che, in realtà, ha origini ancora più antiche.

“L’obiettivo è di avvicinare la Croce Rossa alla popolazione valdostana – ha spiegato il vice commissario della Croce Rossa in Valle d’Aosta, Paolo Millo – quindi oltre alla mostra abbiamo diverse attività in programma: a ottobre andrà in scena la Festa del Centenario, mentre per dicembre vorremmo organizzare un congresso internazionale con medici e infermieri della Croce Rossa, per confrontare protocolli e modi di lavorare. Inoltre, entro fine anno dovrebbe essere pronto il libro che racconterà la storia dell’associazione”.

Ufficialmente, la Croce Rossa in Valle d’Aosta è stata fondata il 1° settembre 1911 dal dottor Giovanni Gallina, primario dell’allora ospedale Mauriziano di Aosta, ma esistono documenti che provano l’esistenza, già nel 1886, di un’associazione elitaria che si dedicava all’organizzazione di feste a scopi benefici, con sede in via Pretoriana.

Durante le due guerre mondiali il lavoro della CRI è cresciuto esponenzialmente: nel 1930 l’ente ha assorbito la società di Assistenza pubblica Croce Bianca, mentre con lo scoppio della seconda Guerra mondiale, la Croix Rouge ha iniziato a organizzare postazioni di primo soccorso e piani di protezione civile per la popolazione di Aosta.

Dal 1945 in poi, la CRI si è dedicata alla distribuzione di generi alimentari di prima necessità nei paesi e di libri e quaderni nelle scuole e nei decenni successivi si è specializzata in attività di soccorso e trasporto. Nel 1973, si è trasferita in via Grand Eyvia, dove ha tuttora sede.

“Si tratta di un traguardo importante – ha sottolineato nel corso dell’inaugurazione il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – per un’associazione che è sempre stata vicina alla popolazione nei momenti più difficili, anche della sua storia recente, come ad esempio nel 2000, in occasione dell’alluvione”.

L’importanza dei volontari all’interno della complessa macchina dell’assistenza sanitaria valdostana è stata ricordata anche dall’assessore regionale Albert Lanièce. “Il nostro sistema di emergenze non può reggersi senza di loro – ha concluso Lanièce – per questo motivo l’amministrazione regionale continuerà a sostenere tutte le attività della Croce Rossa valdostana”.
 

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