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La prima immagine di un buco nero vede anche la firma di una valdostana

Elisabetta Liuzzo, nata e cresciuta ad Aosta e attualmente ricercatrice dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, e del Centro regionale del radiotelescopio Alma dell’Osservatorio Europeo Australe
Società

E’ anche un po’ valdostana la prima prova visiva diretta mai ottenuta di un buco nero supermassiccio e della sua ombra. Nel team di ricercatori che ha reso possibile la “foto del secolo”, figura anche la valdostana Elisabetta Liuzzo dell’Istituto nazionale di astrofisica.

Alla ragazza arrivano oggi le congratulazioni del Governo regionale “per il grande risultato” annunciato ieri, mercoledì 10 aprile.

Elisabetta Liuzzo, nata e cresciuta ad Aosta e attualmente ricercatrice dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, e del Centro regionale del radiotelescopio Alma dell’Osservatorio Europeo Australe, “ha avuto un ruolo fondamentale nel conseguimento di quest’obiettivo tanto grande quanto inatteso”, partecipando allo sviluppo del software per la calibrazione dei dati che ha portato a immortalare la storica immagine.

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