Il cantiere della ricostruzione di Casa Zaccheo, a Plan d’Avie (Aosta), è ufficialmente avviato. Lo fa sapere l’associazione “L’albero di Zaccheo”, cui è stato concesso in subcomodato lo stabile, spiegando che ieri, venerdì 8 novembre, l’occasione è stata sottolineata con una cerimonia che ha visto la partecipazione di autorità cittadine e regionali.
Oltre alla benedizione del sito dei lavori e al taglio del nastro, è stato piantumato un albero. “Un gesto simbolico – spiega ‘L’albero di Zaccheo’, presieduta da Michela Colombarini – che richiama il senso di una nuova vita per la comunità tutta, che accompagna la nuova vita che si vuole dare a questa casa”. L’obiettivo dei lavori è di fare dello stabile una casa per ferie per ospitare giovani, famiglie, pellegrini, persone con disabilità.
Il complesso immobiliare sorge lungo il Ru Neuf, il Cammino Balteo, accanto alla Via Francigena. L’attività produttiva servirà a supportare economicamente progetti di affiancamento familiare e di sostegno a giovani, famiglie, donne vittime di violenza, grazie alla possibilità di dedicare una parte della casa all’accoglienza temporanea di soggetti fragili e condividere con loro la vita di tutti i giorni.
In origine, l’edificio ospitava la colonia estiva “La Baita”, realizzata dal comune di Collegno (Torino) per i soggiorni delle scuole. Il sindaco della località piemontese, Matteo Cavallone, era presente alla cerimonia, per ricordare i primi passi del complesso, poi acquisito dalla Regione e da essa affidato in comodato d’uso gratuito alla Diocesi di Aosta, quindi in subcomodato a “L’albero di Zaccheo”, di cui proprio ieri ricorrevano i 15 anni dalla nascita.
I lavori procederanno per lotti, iniziando dall’edificio a monte per ripristinare il locale cucina previsto dal progetto e aprire un punto di ristoro per raccogliere fondi. Con l’occasione, è stata presentata alla comunità la squadra tecnica, i progettisti Hugonin e Togni, il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza Anna Pedemonte, nonché l’impresa che curerà la ricostruzione, Edil-Art-Ecò di Milko Rizzolo.
Per quanto riguarda la raccolta fondi, vista l’ammissione del progetto al Social Bonus, l’associazione impegnata nel progetto confida che questo possa diventare il canale più utilizzato, grazie al credito d’imposta generato dall’erogazione liberale che viene restituito al donatore attraverso la denuncia sulla dichiarazione dei redditi.