La trasferta perfetta di Vilmo Bizel: da Morgex a Verrayes per due bosquets dei combats de reines

L’allevatore della Valdigne vince in seconda e in terza categoria con due bovine presentate per la prima volta in arena, Malizia e Moustique. Nel primo peso successo di Merlitta di Emanuela Machet di Saint-Denis
Merlitta di Emanuela Machet, regina di primo peso oggi a Verrayes: la bovina era già stata seconda in seconda categoria al Col de Joux nel 2022, quando ancora apparteneva a Marco Démoz
Società

Difficile fare meglio di Vilmo Bizel, soprattutto se si considera che a Verrayes oggi il fattore territoriale ha avuto il suo peso. Sei bovine di zona hanno conquistato la qualifica: il 50% delle aventi diritto. Si considera territoriale anche Saint-Denis, con Merlitta di Emanuela Machet che addirittura ha portato a casa il bosquet.

La copertina di giornata, non ce ne vogliano gli allevatori locali, va però a Vilmo Bizel di Morgex, che ha semplicemente azzeccato la giornata giusta. Ha portato due bovine al terzo combat della stagione, sciroppandosi una trasferta lunghina considerando anche che tra appena tre settimane il circuito avrebbe fatto tappa a La Salle, a qualche chilometro dalla sua stalla. Lui ha voluto accorciare i tempi, probabilmente vedendo che le sue protette erano in stato di grazia. E ha avuto ragione.

Due reines, Malizia e Moustique, e due qualificazioni. Anzi, è riduttivo: due regine in tutto e per tutto, visto che queste new entry delle batailles de reines hanno indossato rispettivamente i bosquet di seconda e terza categoria.

Ne sentiremo ancora parlare

Moustique ha vinto con grande qualità il tabellone del terzo peso: si prospetta per lei, la new entry della stalla di Vilmo Bizel, una carriera da star
Moustique ha vinto con grande qualità il tabellone del terzo peso: si prospetta per lei, la new entry della stalla di Vilmo Bizel, una carriera da star

A Verrayes c’è il tutto esaurito lungo le transenne di Rapy, complice una giornata calda che ha consigliato anche a molti curiosi di provare un’esperienza nuova come quella di assistere a un combats di bovine. Il giusto mix tra pubblico numeroso e un parterre di reines – 131 quelle pesate – all’altezza della situazione. Forse è mancato il pathos della settimana scorsa a Sarre, ma per le coronarie dei suiveurs – quelli sempre presenti, anche se piove a dirotto o soffia un vento impossibile – va meglio così.

E’ andata meglio di tutti a Vilmo Bizel, che piazza un “doppio” che in pochi sono riusciti a fare in carriera. Malizia e Moustique erano entrambe alla prima uscita della loro carriera: chissà quale futuro le attenderà, ma così su due piedi viene da pensare che la reina del terzo peso possa recitare un ruolo da protagonista in futuro.

Partiamo dai pesi leggeri, dove le 59 bovine presenti hanno costretto tutte agli straordinari. Moustique nella fase finale del combat ha dimostrato leggerezza e grazia, doti che difficilmente si riscontrano tra le debuttanti, soprattutto in concorsi lunghi come questo. Il tabellone di Verrayes è stato una sorta di “walzer delle debuttanti”: nuove anche la seconda classificata Reinon di Renzo Marquis e Tiky di Moreno Nossein, terza al pari della compagna di stalla Saphir, che però vantava già un secondo posto in terza categoria nell’eliminatoria di Donnas del marzo 2024.

Malizia di Vilmo Bizel, prima classificata nel concorso di seconda categoria a Verrayes
Malizia di Vilmo Bizel, prima classificata nel concorso di seconda categoria a Verrayes

Malizia, la reina di seconda, ha paradossalmente dovuto faticare di meno, considerato un turno di bonus scattato grazie ai numeri più risicati dei medi (41 le iscritte). La finale con Tracasse di Mathieu Gerbelle è stata interessante: Tracasse, per inciso, è la seconda reina del giovane Gerbelle, figlio di quella Tresor che qualificò alla Regionale per due anni di seguito (2022 e 2023). Nuove Malizia e Tracasse, nuove anche le semifinaliste Melodie di Ezio Yeuillaz e Ciquita di Jean-Antoine Maquignaz, che piazza la sua terza qualificazione dopo le 2 incamerate nell’eliminatoria inaugurale di Montjovet. Ciquita è un nome già sentito, anni fa, nel mondo delle reines: lo portò per prima un molosso dell’azienda agricola Verney, che a dispetto del nome esotico se la cavava bene anche in arena. Cosa c’entra questo aneddoto? Niente, a dirla tutta. Ma i nomi, nelle reines, spesso vogliono dire qualcosa. O almeno questa è la teoria di un allevatore e suiveur di lungo corso come Loris Pieiller, che a Verrayes ha conquistato il pass per la Regionale con una reina dal nome agrodolce: Amarà, con l’accento sulla A finale.

Tra i massimi trionfa Emanuela Machet

Merlitta di Emanuela Machet, regina di primo peso oggi a Verrayes: la bovina era già stata seconda in seconda categoria al Col de Joux nel 2022, quando ancora apparteneva a Marco Démoz
Merlitta di Emanuela Machet, regina di primo peso oggi a Verrayes: la bovina era già stata seconda in seconda categoria al Col de Joux nel 2022, quando ancora apparteneva a Marco Démoz

Quale sia la storia di questo nome “dolce e amaro” lo scopriremo con il tempo, ma Pieiller ci ha abituato a racconti che non sono mai banali. Tra le sue doti, anche apprezzare quello che offre la vita: c’è chi sorriderebbe a denti stretti per un terzo posto, lui invece sa che una semifinale persa non si butta mai via. Perché un posto alla Croix-Noire non è roba di tutti i giorni. Lo sa Pieiller e lo sa anche Yari Chapellu di Verrayes, il terzo allevatore in altrettanti appuntamenti stagionali dei combats che si garantisce per la prima volta l’accesso alla finalissima. La sua Erta ha vinto la semifinale con Amarà, saremmo curiosi di sapere cosa si sono detti gli allevatori al termine dell’incontro durante la tradizionale stretta di mano.

Amarà, per inciso, ha perso la finale contro Merlitta di Emanuela Machet di Saint-Denis, che permette agli allevatori di casa (o quasi) di tenersi un bosquet: è quello più importante, per certi versi, ed Emanuela Machet lo sa. Sa anche se fare affari con Marco Démoz paga sempre: anche Merlitta, come Pinson prima di lei, arriva dalla stalla dell’allevatore della Val d’Ayas, che con questa bovina era arrivato fino alla finale della seconda categoria al Col de Joux nel 2022. A completare il quadro delle qualificate anche Trésor dei fratelli Diémoz, degna rivale di Merlitta in semifinale.

Domenica prossima, 13 aprile, si tornerà in Alta Valle, e più specificatamente a Aymavilles, per il quarto appuntamento della stagione: sarà l’ultimo prima di un trittico ad alto potenziale, perché quest’anno il calendario ha raccolto Pasquetta e Liberazione nello spazio di pochi giorni. Per i suiveurs più distratti: non prendete impegni la settimana dopo Pasqua: il Lunedì dell’Angelo (21 aprile) il circuito farà tappa a Fénis, per festeggiare la Liberazione dal Nazifascismo (venerdì 25 aprile) si salirà ad Issime. La settimana si completerà domenica 27 aprile a La Salle, penultimo appuntamento di una primavera che si chiuderà sette giorni più tardi a Valpelline.

LE QUALIFICATE

Prima categoria (31)

  1. Merlitta di Emanuela Machet di Saint-Denis (656 chili)
  2. Erta di Yari Chapellu di Verrayes (650 chili)
  3. Trésor dei fratelli Diémoz di Saint-Christophe (659 chili)
  4. Amarà di Loris Pieiller di Fénis (720 chili)

Seconda categoria (41)

  1. Malizia di Vilmo Bizel di Morgex (554 chili)
  2. Tracasse di Mathieu Gerbelle di Valgrisenche (563 chili)
  3. Melodie di Ezio Yeuillaz di Verrayes (556 chili)
  4. Ciquita di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (563 chili)

Terza categoria (59)

  1. Moustique di Vilmo Bizel di Morgex (500 chili)
  2. Reinon di Renzo Marquis di Verrayes (510 chili)
  3. Tiky di Moreno Nossein di Verrayes (512 chili)
  4. Saphir di Moreno Nossein di Verrayes (513 chili)

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