Dopo due anni di stop a causa del Covid, torna dal 10 al 13 aprile a Verona Vinitaly, l’importante manifestazione internazionale dedicata a vini e distillati. Sarà presente anche la Valle d’Aosta nel Padiglione 12, Stand A3-C4, con una parte istituzionale con materiale promozionale ed una gestita dal neonato Consorzio Vini Valle d’Aosta in cui verranno rappresentate 15 realtà valdostane: le aziende Di Barrò, Rosset Terroir, La Source, Grosjean Vins, Feudo di San Maurizio, Lo Triolet, Maison Agricole D&D, Ottin Vini, La Vrille e Pianta Grossa, le cantine cooperative Caves de Donnas, Crotta di Vegneron, Cave des Onze Communes e Cave Mont Blanc de Morgex et de La Salle e l’Institut Agricole Régional.
La presenza della Valle d’Aosta sarà animata anche da alcuni appuntamenti organizzati all’interno dello stand. Lunedi 11 aprile, alle ore 11, è in programma la presentazione della 30° edizione del Concorso “Mondial des Vins Extrêmes”, unico concorso internazionale sui vini prodotti da viticoltura eroica, e del 35° anniversario della fondazione del CERVIM.
Sempre lunedì 11, alle ore 15.30, prima uscita ufficiale fuori regione per il Consorzio Vini Valle d’Aosta. Dopo l’introduzione di Andrea Barmaz, il Presidente Stefano Di Francesco illustrerà le iniziative in cantiere e Rudi Sandi farà un breve excursus sulla storia della viticoltura valdostana. Contestualmente, in un approccio sinergico tra i prodotti leader della regione, il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina parlerà di “il racconto di un prodotto e del suo territorio: la case history di Fontina DOP”, presentando le attività promozionali in corso. Al termine dei due momenti, sono previste degustazioni di vini e di prodotti valdostani a cura dei sommelier e dell’Unione cuochi della Valle d’Aosta.
Martedì 12 aprile, alle ore 11, si parlerà invece della Strada dei vigneti alpini, il percorso di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia, realizzato nell’ambito del programma Italia-Francia ALCOTRA 2014/20, con degustazione dei vini delle regioni partecipanti al progetto.
Infine, tra gli eventi ufficiali della manifestazione, domenica 10 aprile, alle ore 16, nella Sala d’autore del Palaexpo, si terrà la consegna del Premio Angelo Betti- Benemerito della vitivinicoltura italiana a quelle figure, una per ogni Regione, che si sono distinte per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola. Per la Valle d’Aosta, quest’anno il riconoscimento andrà a Roberto Gaudio, presidente del Cervim dal 2011 al 2020, e ora membro del Consiglio di Amministrazione, per la sua dedizione e il suo impegno decennali nel sostegno, nella valorizzazione e nella promozione della viticoltura valdostana, anche attraverso lo sviluppo e l’impulso dato al Cervim. “Grazie a lui – si legge nelle motivazioni – la viticoltura valdostana e, più in generale, tutta la viticoltura eroica sono state promosse a livello mondiale e hanno così guadagnato l’attenzione del pubblico e di autorevoli voci”.
“C’è grande attesa per il ritorno di Vinitaly, dopo lo stop forzato per il Covid, e questo grande evento rappresenterà senza alcun dubbio un momento importante per il mondo del vino valdostano”, commenta – l’Assessore all’Agricoltura Davide Sapinet. “Innanzitutto, debutterà il nuovo Consorzio Vini Valle d’Aosta, che gestirà lo spazio dedicato alle aziende e si presenterà al pubblico e ai giornalisti. Un Consorzio nato sotto i migliori auspici, riunendo la vecchia e la nuova generazione dei viticoltori valdostani e accorpando le realtà piccole e grandi, con tanti obiettivi in programma. Poi, sarà l’occasione per ricordare che quest’anno celebreremo i 30 anni del Concorso enologico “Mondial des Vins Extrêmes”, che è ancora l’unico al mondo dedicato alla viticoltura estrema, e i 35 anni del CERVIM, una realtà che fa onore alla Valle d’Aosta e porta il suo nome nel mondo”.
Prosegue Sapinet: “Il turismo del vino attira un numero sempre crescente di persone, tra cui molti giovani, e Vinitaly rappresenta il palcoscenico adatto anche per parlare dell’itinerario della Strada dei vigneti alpini, che si sta strutturando tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Infine, il premio “Angelo Betti- Benemerito della vitivinicoltura” a Roberto Gaudio è il giusto riconoscimento per la professionalità, l’impegno e la disponibilità che Roberto ha sempre dimostrato e per il prezioso apporto che ha saputo dare alla viticoltura della nostra regione”.
E conclude “accanto a tutte queste iniziative, la nostra viticoltura sarà promossa e valorizzata al meglio grazie alla presenza delle aziende, delle cooperative, di tutti i nostri vegnerons, che sono i veri artefici della crescita di questo settore così importante per la nostra regione”.