Limitare i costi di gestione del servizio idrico garantendo allo stesso tempo continuità nell’erogazione e qualità dell’acqua. E’ l’obiettivo dell’Assessorato all’ambiente del Comune di Aosta impegnato da tempo in interventi, investimenti e progettazioni sul territorio. Gli oltre 130 chilometri di condotte, per una portata d’acqua di 400 litri al secondo, rendono la complessità della gestione.
Gli investimenti fatti in questi ultimi anni cominciano a dare frutti e dopo i lavori di ampliamento dei serbatoi di Arpuilles, Entrebin e la realizzaione del serbatoio di Pleod, tra il 2006 e il 2008 (costati complessivamente 2 milioni e 200mila euro), il Comune ha risparmiato circa 100mila euro all’anno tra il 2006 e il 2007. Il risultato è stato raggiunto poiché viene sfruttata meglio l’acqua a caduta, cioè quella che arriva dalla Comunità Montana Gran Combin e dai serbatoi di accumulo della collina di Aosta, anche se gran parte dell’acqua che alimenta la rete idrica viene pompata dai pozzi per la maggior parte nella parte bassa della città. Nel 2005 la spesa per il pompaggio d’acqua dalla falda era stata di 515mila euro, nel 2007 è scesa a 398mila.
Nuovi interventi e progettazioni nel futuro permetteranno di incrementare questo risparmio energetico dovuto allo sfruttamento dell’acqua “a caduta”. Tra questi figurano i lavori di sistemazione del sesto lotto dell’acquedotto della Comunità montana G. Combin. “Il nuovo serbatoio di Tramoille – spiega l’assessore competente Delio Donzel – nella zona alta di Porossan, permetterà di sfruttare al massimo la fornitura d’acqua della Comunità montana che si aggira oggi su circa 20-25 lt/s. Si tratta di un intervento che potrà dare anche risposte significative alla zona di Porossan in termini di continuità nell’erogazione idrica”. La Giunta comunale ha approvato la realizzazione del progetto per il cui costo di 600mila euro verrà acceso un mutuo. Tra i lavori in corso figura il rifacimento dell’acquedotto di Signayes oltre al l’affidamento di un incarico per la realizzazione di un progetto di fornitura d’acqua dalla centrale di Valpelline. L’argomento centrale che vedrà interessato l’acquedotto comunale nel prossimo futuro riguarda la trasformazione del servizio idrico integrato la cui gestione passerà al Sub-ato M.Emilius, che racchiuderà i 18 comuni della piana di Aosta. Il Comune avrà un ruolo di indirizzo e verranno meno i problemi di tipo gestionale.
Sul fronte delle perdite dell’acquedotto si sfruttano nuove tecnologie e metodologie che in questi anni hanno permesso di intervenire e rintracciare i punti critici. Nel 2008 su 557 segnalazioni ne sono state riparate 184, nel 2007 su 545 segnalazioni 173 sono stati riparate. Ottimizzare le perdite d’acqua non è semplice perché i fattori in gioco sono molteplici a partire dalle condizioni di alcune tubature e dello sviluppo della parte urbanizzata del territorio.
Marco Framarin, dirigente del Servizio Acquedotto precisa "Mediante misurazioni notturne di portata e pressione, ecco il motivo dei ripetuti recenti comunicati di sospensione del servizio, abbiamo potuto verificare l’esistenza di perdite occulte per un totale di circa 6/7 l/s su un totale complessivo di circa 38 l/s distribuite nella zona idraulica di Aosta Ovest, corrispondente al quartiere di Saint Martin. Con successivi approfondimenti sono state individuate tali perdite e tale procedura sarà applicata in altre zone della città”. Proseguirà infine l’iter progettuale per la realizzazione di sfioratori e per la separazione delle acque bianche da quelle nere nei Quartieri Dora e St. Martin “gli sfioratori – spiega ancora l’Assessore Donzel – permetteranno, in caso di forti fenomeni temporaleschi, di convogliare l’acqua in eccesso nella rete direttamente in Dora o nei canali irrigui”.
Nelle prossime settimane dovrebbe partire la campagna di sensibilizzazione del Comune per ribadire alla popolazione la “bontà e i vantaggi” dell’acqua “del Sindaco”, attraverso opuscoli e materiale divulgativo.
Nelle prossime settimane dovrebbe partire la campagna di sensibilizzazione del Comune per ribadire alla popolazione la “bontà e i vantaggi” dell’acqua “del Sindaco”, attraverso opuscoli e materiale divulgativo.