Lanièce sulla Domus Pacis: “Garantiremo qualità e posti di lavoro”

Secondo quanto riportato dalla consigliera Morelli, “la società Vivere S.r.l. che gestisce la struttura si troverebbe in gravi difficoltà e sarebbe in procinto di licenziare 61 dei 65 dipendenti per procedere all’esternalizzazione del personale".
Società

“Un mese fa ho incontrato il direttore del Gruppo Arkimedica e della società che gestisce la struttura Domus Pacis, ottenendo garanzie sia per quanto riguarda il mantenimento della qualità e delle caratteristiche del servizio, sia per i lavoratori interessati dalla prossima esternalizzazione del personale”. L’assessore alla Sanità Albert Lanièce ha risposto così, questa mattina, a un’interpellanza presentata dall’Alpe riguardo alla situazione della struttura residenziale per anziani Domus Pacis di Donnas. Secondo quanto si è appreso e quanto riportato anche dalla consigliera Patrizia Morelli, “la società Vivere S.r.l. infatti si troverebbe in gravi difficoltà – avrebbe un passivo di circa 4 milioni di euro-  e sarebbe in procinto di licenziare 61 dei 65 dipendenti per procedere all’esternalizzazione del personale”.

Si tratta di struttura privata che beneficia di una convenzione (prorogata fino al 30 giugno 2012 e in scadenza a fine anno) con l’amministrazione regionale e l’USL, per la gestione dei servizi socio-assistenziali e per l’erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria, e per il servizio residenziale per malati di Alzheimer.

“Le recenti notizie hanno creato un clima di forte allarmismo tra i familiari delle persone che risiedono nella struttura riguardo al mantenimento dei servizi e della loro qualità – ha sottolineato Morelli – nonché fra i dipendenti che temono di perdere il posto o, quanto meno, di vedere lesi i loro diritti”.

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