Le dichiarazioni di Perrin scatenano la polemica sul traforo del Monte Bianco. Botta e risposta tra Comitato Anti-tir e Presidente Caveri

Il tunnel del Monte Bianco torna protagonista con la polemica che ha preso il via dopo le dichiarazioni dell'ex Presidente della Regione Carlo Perrin in un'intervista rilasciata al quotidiano "Stampa" nei giorni scorsi....
Società

Il tunnel del Monte Bianco torna protagonista con la polemica che ha preso il via dopo le dichiarazioni dell’ex Presidente della Regione Carlo Perrin in un’intervista rilasciata al quotidiano “Stampa” nei giorni scorsi. Intervista nella quale Perrin sosteneva che parlare di una canna di sicurezza celerebbe, di fatto, un raddoppio del traforo, anche alla luce delle affermazioni del Ministro Lunardi secondo cui il Governo non spenderebbe “neanche un euro per una canna di sicurezza”, mentre lo farebbe per una seconda galleria. E’ stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha allarmato il Coordinamento valdostano contro il ritorno dei TIR/ Associazione per la Difesa del Monte Bianco. Così, in una nota, il Coordinamento ha lanciato un’accusa forte al Presidente della Regione Luciano Caveri e ai parlamentari valdostani Rollandin e Collé, oltre ad avanzare preoccupazioni su nuovi scenari futuri nel quadro dei trasporti che toccherebbero direttamente la Valle d’Aosta. Si legge nella notadel Coordinamento: “Le recenti dichiarazioni con cui l’ex Presidente Perrin afferma che il Senatore Rollandin, il Deputato Collé e il Presidente Caveri stanno trattando con il Ministro Lunardi per il raddoppio del Tunnel sono di una gravità inaudita. Esse confermano l’assoluta malafede del Presidente Caveri, che aveva invece affermato di essere contrario all’ipotesi di raddoppio. L’On. Caveri sta tradendo il mandato ricevuto dal Consiglio regionale, in passato degnamente difeso dai precedenti Presidenti Louvin e Perrin. Oggi,le mozioni della massima istituzione valdostana sembrano superate dai desideri del Senatore, da sempre referente della Società Autostrade per l’Italia SpA di Benetton. Il denaro conta di più del diritto alla salute e all’ambiente dei valdostani. Con l’accordo tra Regione e Stato centrale per la realizzazione della c.d.galleria di sicurezza, il Governo fisserà un primo punto di partenza per il raddoppio, il Ministro Lunardi guadagnerà nuovi appalti per la sua impresa Rocksoil SpA, Rollandin e Caveri un concreto riconoscimento da parte dei poteri forti, mentre la Valle d’Aosta sarà devastata dalle polveri fini cancerogene di più di 6.000 TIR al giorno. Di fronte a questo rischio le forze vive della Vallée devono reagire. Resistere è possibile, il Ministro dei Trasporti francese Perben ha recentemente confermato la propria contrarietà alle proposte di raddoppio formulate dal suo collega italiano. Il Presidente Perrin ha ragione: un argomento come il raddoppio del Tunnel deve essere trattato pubblicamente da tutta la Comunità valdostana. Invitiamo, quindi, l’On. Caveri ha fare chiarezza, cominciando da una notizia che sta scuotendo l’alta valle: è vero che con la fine delle Olimpiadi invernali del 2006, il Traforo del Fréjus sarà di nuovo chiuso per lavori ? Il programma assunzioni del GEIE e alcune dichiarazioni ufficiose di alti dirigenti del settore autostrade sembrano confermare i nostri peggiori timori”. Ferma e decisa è stata immediatamente la risposta nel Presidente Caveri che si trovava in Russia e che ha ribadito la contrarietà al raddoppio del traforo del Monte Bianco. ?Prima come Deputato a Roma, poi come Presidente della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, successivamente come Assessore con delega ai Trasporti e infine come Presidente della Regione ho scritto, detto e ripetuto in sedi ufficiali che sono stato e resterò contrario al raddoppio del Traforo del Monte Bianco – ha risposto Caveri – Trovo ridicolo dover dunque riaffermare una opinione ben nota e ribadisco che chi sostiene il contrario o è disinformato o è in malafede. Ben diverso è riflettere sul tunnel di sicurezza, per altro già deciso per il Traforo del Gran San Bernardo rispettando gli standard di sicurezza della direttiva europea per i tunnel a una sola canna”. Il Presidente della Regione ha poi affermato che tale posizione verrà ripetuta e sostenuta in occasione della prossima Conferenza intergovernativa Italia-Francia. “Certo è – continua Caveri – che del medesimo argomento si dovrà discutere nell?accordo-quadro con il Ministero delle Infrastrutture, non avendo la Valle d?Aosta ancora sottoscritto questa intesa indispensabile per ottenere risorse anche per la ferrovia?. Conclude infine Caveri “Nel ribadire il no al raddoppio, nell?assoluto rispetto delle posizioni più volte espresse dal Consiglio regionale, segnalo di essere stufo di ridicoli riferimenti a chissà quali collusioni con i poteri forti. Dal 1987 ad oggi, nelle diverse funzioni esercitate, ho risposto e rispondo solo alla mia coscienza e agli interessi della comunità valdostana”.

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