Le scuole valdostane consegnano 10 tonnellate di beni di prima necessità al Banco alimentare

I risultati del progetto “I Banchi per il Banco – Le scuole raccolgono a favore del Banco Alimentare della Valle d'Aosta” sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa.
Società

Le scuole valdostane si muovono, si spostano dai banchi e dalle aule per accedere direttamente alla realtà. Una realtà che deve fare i conti con una recessione economica che pare non finire mai e che rende drammaticamente evidenti le difficoltà nelle quali versano molte famiglie, in Italia e nel mondo.
La scuola si muove ma non si scontra con la realtà ma anzi cerca di offrirle un servizio fattivo, un apporto concreto. Sono queste le premesse del progetto “I Banchi per il Banco – Le scuole raccolgono a favore del Banco Alimentare della Valle d’Aosta”, iniziativa che ha visto 31 scuole valdostane – sia pubbliche che parificate – offrire alimenti non deperibili al Banco Alimentare, un’associazione che da anni si occupa di ridistribuire le eccedenze alimentari ad associazioni ed enti caritativi.

In conferenza stampa, questa mattina alla sede del Banco di Gressan, si sono tirate le somme di questa raccolta. Somme considerevoli, come spiega il Presidente dell’associazione stessa Paolo Bonino, e che danno un segnale riguardo la sensibilità dei ragazzi rispetto alle difficoltà diffuse di chi ha meno possibilità: “Questo è stato un gesto importante – racconta Bonino – che educa alla carità e alla solidarietà. Un gesto da riproporre e che ha superato tutte le nostre aspettative, un gesto che rende i cittadini responsabili e sensibili”.

La raccolta del cibo, avviata nella settimana dal 22 al 30 maggio scorsi, ha avuto un risultato considerevole: ben 10366 kg (tra i quali spiccano i 902 kg arrivati dalla Comunità Montana Monte Emilius 2) di cibo non deperibile come zucchero, caffè, olio, pasta, riso, pelati e passata, sale, farine, omogeneizzati e carne in scatola, fra gli altri, da ridistribuire alle persone che vivono in difficoltà e ristrettezze economiche.
Un importante progetto fortemente voluto anche dalla Pubblica Amministrazione che esprime, attraverso il Presidente Augusto Rollandin, tutta la sua soddisfazione e la sua volontà di dargli un seguito: “L’amministrazione appoggia le iniziative del Banco Alimentare e le istituzionalizza. Il gesto dei ragazzi è un gesto di grande rilievo, e in questa triste realtà di difficoltà diventa una grande azione d’amore nei confronti del prossimo. Un gesto che non solo fa capire il senso di fratellanza e di altruismo che gli studenti hanno, ma che va in una direzione che l’amministrazione promuove convintamente: quella di sensibilizzare e di non sprecare cibo e materiali. Un gesto sicuramente ripetibile – conclude Rollandin – lavorando affinché nessuno abbia più bisogno del Banco Alimentare e perché non si viva più il dramma psicologico e pesante di dovere chiedere cibo e aiuto”.
 

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