Tra i contenuti della legge cui si riferisce la nota di Legambiente figura l’aumento del 40% dei volumi degli alberghi. Una decisione sulla quale l’associazione ambientalista fin dal primo momento si è espressa negativamente. “In un paese dove molti guasti nascono dal non rispetto delle regole e dai dati agghiaccianti sul consumo di suolo – ha dichiarato la Presidente di Legambiente Valle d’Aosta Maria Pia Simonetti – la deroga alle leggi esistenti (urbanistiche e di tutela del territorio) rischia di essere solo la legalizzazione dello sfascio: una medicina destinata ad aggravare la malattia”.
“In Valle d’Aosta – scrive inoltre il direttivo Legambiente Valle d’Aosta – giace da un decennio, inapplicata dalla maggior parte dei Comuni, una legge che prevede l’adeguamento dei Piani regolatori comunali (PRC) al più generale Piano territoriale paesaggistico (PTP). E’ una legge che tutela dalla speculazione il nostro bene più prezioso sul piano turistico ed economico. Evidentemente tale disapplicazione non bastava, occorreva promuovere attivamente la cementificazione”.