Arbitre per passione: la storia di Leila e Martina, uniche donne della sezione Aia di Aosta

Le regole del calcio sono la loro passione. Leila, 19 anni, e Martina, 15, sono le uniche donne dell’Associazione Italiana Arbitri - Sezione di Aosta, che in Valle raggruppa 44 associati. Due arbitre determinate e capaci di prendere decisioni in poco tempo.
Le due giovani arbitre (da sx) Leila e Martina
Società

Giovani e determinate, con la passione per le regole del calcio. Leila e Martina sono le uniche donne dell’Associazione Italiana Arbitri – Sezione di Aosta, che in Valle raggruppa 44 associati.

Per entrambe, entrare a far parte del mondo dell’arbitraggio è stato un toccasana. L’arte dell’arbitrare, che impone di prendere decisioni in poco tempo, ha insegnato a Martina ad essere più coraggiosa e decisa, mentre Leila ha imparato ad essere forte e non ascoltare le voci altrui.

Sul terreno di gioco e fuoricampo le prese in giro sono all’ordine del giorno. “Ti prendono di mira fin da subito. Ti sottovalutano perché sei donna, e non è corretto” racconta Martina.

Leila, essere arbitra “mi ha insegnato che bisogna farsi valere e avere carattere”

Arbitra Leila
Arbitra Leila

Il suo mito è Maria Sole Ferrieri Caputi, prima arbitra donna in serie A, perché “si è fatta strada in un mondo prettamente al maschile e si è fatta valere per le sue capacità e qualità. Mi ha insegnato che anche le donne possono essere prese in considerazione in questo mondo”.

Leila, 19 anni, è arbitra dallo scorso autunno. Abita a Issogne e frequenta la quinta liceo scientifico a Verrès. Da grande vorrebbe fare la medica-chirurga. Nel frattempo segue il calcio “perché è un mondo che mi ha sempre appassionata”. Finora ha arbitrato una partita di campionato a Montjovet e un’amichevole di calcio nel corso di un evento contro la violenza ad Aosta.

Il percorso da arbitra “mi ha fatto diventare una persona diversa. Mi ha insegnato che bisogna farsi valere e avere carattere. È sato bello arbitrare la prima partita, anche se dal campo sentivo delle voci arrivare dagli spalti, sia positive che negative”. Come comportarsi in questi casi? “Bisogna rispondere a testa alta. Piuttosto non ascoltarle, ma continuare a correre”.

Martina, portiera di calcio e arbitra, sogna la serie A

Arbitra Martina
Arbitra Martina

Sogna di giocare in serie A. Martina, 15 anni, è portiera di calcio e fa l’arbitra. “Mi trovo molto bene nel mondo del calcio in generale, anche per questo ho deciso di provare l’arbitraggio”. Il suo è un doppio tesseramento che le consente, almeno fino ai 19 anni, di poter giocare a calcio e arbitrare. Dopodiché sceglierà di incamminarsi sulla strada più adatta a lei. Se oggi fosse chiamata a prendere una decisione, non avrebbe dubbi. Sceglierebbe il calcio, suo sogno nel cassetto.

“Giocando vedevo gli arbitri. Vedevo che era un mondo bello e affascinante. Ho un carattere molto determinato e mi piace prendere decisioni”. Tre sono le partite di campionato finora arbitrate da Martina, due ad Aosta e una a Saint-Vincent, oltre a un’amichevole di calcio contro la violenza.

Calcio, futsal e arbitraggio. Alle passioni di Martina si aggiunge la ristorazione. La giovane arbitra di Châtillon frequenta il primo anno della scuola alberghiera.

Sono per lei dei modelli a cui ispirarsi Maria Sole Ferrieri Caputi e l’arbitra internazionale di futsal Chiara Perona. “L’ho vista arbitrare, non dal vivo ma da alcuni video, e ci sa fare” conclude Martina.

Come diventare arbitri

“Per diventare arbitri è necessario seguire un corso durante il quale vengono insegnate le regole del gioco del calcio. Al termine delle attività di formazione è prevista una prova scritta, vero o falso, e un colloquio orale” spiega Ugo Navillod, presidente dall’Associazione Italiana Arbitri – sezione di Aosta.

“Il corso è dai 14 ai 39 anni – ad Aosta (sede CSV) e a Châtillon (ex Hotel Londres). Se completato con successo, si entra a far parte dell’Associazione Italiana Arbitri e si comincia ad arbitrare le partite secondo un programma di tutoraggio: il tutor è l’allenatore dell’arbitro”.

Leila e Martina con Ugo Luigi Navillod (Presidente Associazione Italiana Arbitri Sezione di Aosta)
Leila e Martina con Ugo Luigi Navillod (Presidente Associazione Italiana Arbitri Sezione di Aosta)

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