Da Aosta ad Harvard per studiare fisica: il sogno di Leonardo Di Tommaso

Dopo un lungo percorso di preparazione, Leonardo volerà in America per inseguire un progetto che coltiva fin dalle medie: studiare fisica in una della università migliori al mondo e diventare ricercatore.
Leonardo di Tommaso
Società

La determinazione, l’impegno e la passione alla fine ripagano. E così i sogni si avverano. Quello di Leonardo Di Tommaso, studente aostano appena diplomato al Liceo Scientifico Bérard, si è concretizzato a fine marzo quando ha ricevuto il “sì” per l’ammissione alla Harvard University dove studierà fisica. Il volo è già prenotato e l’emozione è forte, dopo anni fatti di preparazione, test d’ingresso e attività extracurriculari, Leonardo volerà in America – il prossimo 22 agosto – per iniziare la sua nuova avventura in una delle università più prestigiose al mondo.

“Ho fatto l’application per fisica, ma ho ancora tempo fino al secondo anno per valutare e scegliere il mio percorso definitivo, intanto vorrei esplorare diversi ambiti. Al momento mi piacerebbe studiare fisica applicata a questioni ambientali, ma ad Harvard il curriculum è molto libero. Metà del mio impegno sarà su matematica e fisica, ma potrò scegliere di seguire anche materie come filosofia e letteratura, così avrò modo di esplorare i miei diversi interessi” racconta Leonardo.

Parallelamente all’ammissione all’università, Leonardo ha ottenuto anche una borsa di studio per coprire la retta e il costo dell’alloggio “altrimenti studiare lì sarebbe stato impossibile considerando che le rette possono arrivare fino a 90 mila dollari l’anno”. Leonardo è già in contatto con il suo futuro compagno di stanza, anche lui uno studente internazionale, ma il campus non lo ha mai visto dal vivo. “Sono stato in America una sola volta da bambino, sarà un sorpresa”. La strada per arrivare all’ammissione è stata, però, tutt’altro che semplice e breve. Il lungo percorso di preparazione, fatto di studio, test e di esperienze extrascolastiche, è iniziato per Leonardo Di Tommaso in terza liceo. Nelle università americane non considerano soltanto i voti, ma valutano attentamente tutto il profilo dello studente, per questo Leonardo si è messo in gioco in più ambiti.

“Per nutrire il mio curriculum ho fatto diverse esperienze. Quella di rappresentanza studentesca e lo stage all’ARPA Valle d’Aosta sono state le più impegnative. In quarta liceo sono stato eletto rappresentate di istituto, mentre l’anno successivo sono stato prima rappresentante e poi presidente della consulta regionale degli studenti. All’Arpa ho fatto uno stage da giugno ad agosto 2023 dove mi sono occupato di ricerca in ambito ambientale. I miei studi però sono andati avanti fino a novembre quando ho consegnato un report sui dosimetri impiegati nelle mie ricerche, scritto insieme ad Henri Diémoz”. Oltre alle attività extrascolastiche, Leonardo ha dovuto sostenere anche un serie di prove di ammissione, tra cui il SAT, il test standardizzato di ammissione americano, che ha svolto a Roma e a Torino e una prova per accertare il livello richiesto di inglese.

Uno degli aspetti più difficili dell’ammissione sono stati però gli essays, saggi che ogni studente deve scrivere e inviare a ciascuna delle università per cui vuole fare domanda. Leonardo ha fatto richiesta in diverse università, tutte americane, ma Harvard era quella in cui più di tutte sognava di entrare. “E’ sempre stato il mio progetto, fin dalle medie. Anche l’impegno che ci ho messo negli anni fa capire quanto ci tenessi”. L’obiettivo futuro per Leonardo è quello di rimane all’università di Havard in qualità di ricercatore. “Dopo il bachelor di quattro anni vorrei restare ad Havard e fare un dottorato così da continuare a fare ricerca”.

 

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