?Se nei prossimi giorni il Presidente della Regione indirà i 4 Referendum ti darò atto che non avevi intenzione di impedire l’iter referendario, se, però ciò non avvenisse, le tue affermazioni subirebbero una clamorosa smentita e non potresti certo sottrarti alla responsabilità di aver spalleggiato chi voleva impedire il libero e sovrano voto popolare?.
Con queste parole Elio Riccarand, segretario del movimento dell’Arcobaleno uno dei leader del comitato referendario per la riforma elettorale, si rivolge in una lettera aperta a Piero Ferraris, consigliere regionale del DS e relatore del disegno di legge elettorale approvato ieri dal Consiglio regionale.
Nell’evidenziare che la posizione assunta da Ferraris è stata in contrasto con tutte le forze del centrosinistra, della Alleanza autonomista-progressista e del suo stesso Partito, Riccarand scrive che ?A molti di noi che hanno sottoscritto le proposte di iniziativa popolare sembra invece che la proposta di cui tu sei relatore sia fatta proprio per impedire il referendum sull’iniziativa popolare delle alleanze preventive. Tu dici che non è così. Voglio prendere per buona questa tua affermazione, ma questo significa che nei prossimi giorni il Presidente della Regione indirà il Referendum popolare per il prossimo novembre su tutte e quattro le proposte di iniziativa popolare senza neppure sentire il parere della Commissione regionale per i procedimenti referendari. Consultazione che deve intervenire solo qualora sia stata approvata una legge che recepisca ?i principi ispiratori ed i contenuti essenziali? dell’iniziativa popolare. Così non è, secondo noi promotori dell’iniziativa popolare. Ma così non è, secondo quando ho capito, anche secondo te che sei il relatore della Pdl n. 168?.
Ieri in Consiglio regionale contestualmente al varo delle riforma elettorale, il Consiglio Valle ha bocciato le quattro proposte di iniziativa popolare riguardanti la stessa materia che propongono l’elezione diretta dell’esecutivo regionale, la preferenza unica, la dichiarazione preventiva delle alleanze e quote rosa. Bocciatura consiliare anche