La lotta prende piede in Valle d’Aosta. Sono sempre più numerosi i giovani che si accostano a questa disciplina aperta a entrambi i sessi e adatta ad esperti e a debuttanti di ogni età. Questo sabato, in occasione del primo campionato mai organizzato prima nella nostra regione, un’ottantina di atleti, tra cui molti campioni italiani, liguri e piemontesi, si affronteranno in questo sport incruento e di antiche origini. L’appuntamento è al Palaindoor, ad Aosta, alle 15, alle 14 per i concorrenti, e l’ingresso è libero.
Ci sarà anche la tredicenne Eleni Pjollaj, giovanissima campionessa valdostana di lotta libera, assieme a una dozzina di piccoli atleti regionali con età che vanno dai 6 ai 12 anni. “E’ uno sport estremamente completo dal punto fisico e della preparazione atletica, ed è adatto a tutti” spiega l’istruttore nazionale Alessandro De Lucia, della scuola di lotta stile libero e greco romana valdostana Aghema. “Qualsiasi mossa potenzialmente pericolosa è sanzionata con l’espulsione. Non si tratta di una disciplina di autodifesa, perché, fino a prova contraria, un atleta non ha bisogno di difendersi. Si vince quando l’avversario tocca terra con le spalle oppure grazie ai punti tecnici attribuiti in base alle mosse riuscite”.
Ultimamente, in Valle d’Aosta, la lotta olimpionica si sta affermando, in particolare tra le donne. “E’stata una sorpresa, soprattutto chi, come me, appartiene alla vecchia guardia” commenta De Lucia. “Le donne, soprattutto in tenera età, si avvicinano a questo sport con sempre maggiore curiosità, al punto che nella nostra scuola rappresentano la metà degli iscritti. Sono molto capaci e combattive, e non solo qui in Valle: la nazionale femminile è molto quotata a livello internazionale”. Uno schiaffo morale per chi parla ancora di sesso debole.
La scuola di lotta olimpica Aghema sta inoltre portando avanti un progetto assieme a Disval, associazione valdostana che si occupa di avvicinare le persone disabili alle discipline sportive attraverso corsi e formazioni. La collaborazione dovrebbe portare i primi frutti tra qualche mese.