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Lou Dzeut di Champorcher scelta da Fendi per rivisitare l’iconica “Baguette”

Si chiama “Hand in Hand” il progetto lanciato dalla Maison Fendi che ha coinvolto 20 atelier artigiani, uno per ciascuna regione d'Italia, tutti invitati a reinterpretare La Baguette, icona della Maison dal 1997 dal Direttore Creativo Silvia Venturini Fendi
Società

Il savoir faire degli artigiani locali incontra la grande moda. Si chiama “Hand in Hand” il progetto lanciato dalla Maison Fendi che ha coinvolto 20 atelier artigiani, uno per ciascuna regione d’Italia, tutti invitati a reinterpretare La Baguette, icona della Maison dal 1997 dal Direttore Creativo Silvia Venturini Fendi. La borsa viene così trasformata in autentico objet d’art.

A rappresentare la Valle d’Aosta è stata chiamata la cooperativa Lou Dzeut di Champorcher.

“Abbiamo avuto a settembre dell’anno scorso i primi contatti, dove abbiamo proposto la tipicità delle nostre lavorazioni con il tessuto di canapa” racconta la presidente Mariagiovanna Casagrande.

La piccola cooperativa ha scelto di reinventare l’iconica borsetta della Maison Fendi con una vecchia partita di canapa italiana, ricevuta da una piccola azienda familiare di filatura piemontese.

“Abbiamo dei contatti con queste piccole aziende che ci conservano questi filati. – prosegue Casagrande – Sono vecchie filature, che appartengono all’archeologia industriale.”

La proposta valdostana è ricaduta sul punto e croce “che veniva utilizzato per siglare con le iniziali della famiglia le camicie e la biancheria da letto. Abbiamo mandato a Fendi delle foto di alcuni “imparaticci” dell’Ottocento, che servivano per insegnare e tramandare alle nuove generazioni le tecniche di lavorazioni del punto e croce”.

La proposta è piaciuta e piano piano la creazione ha preso forma. “Solo di ricamo ci sono volute 80 ore. Il nostro tessuto della cooperativa è stato utilizzato sia come fodera che come parte esterna”. I venti pezzi, uno per ogni regione, riportano all’interno il nome e la sede dell’atelier di produzione insieme al logo Fendi Hand in Hand in oro.

Al prototipo, lanciato in questi giorni con la pubblicazione sui social del materiale che lo stesso staff della Maison Fendi ha realizzato visitando la cooperativa a Champorcher, dovrebbe ora seguire la produzione di altri pezzi. 

“E’ stata per noi un’occasione unica, un’avventura straordinaria – prosegue Casagrande – Quando abbiamo firmato il contratto e abbiamo realizzato quanto stava per accadere è stata un’enorme soddisfazione”.

Covid permettendo, la volontà della Maison Fendi sembra ora quella di organizzare a Roma una presentazione di tutti e 20 i modelli della Baguette realizzati dagli artigiani italiani.

“Per ora ci sono state delle sfilate a porte chiuse, nel corso delle quali sono state utilizzate alcune delle borse realizzate dal primo gruppo di artigiani”.

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