Il caso delle mucche aggredite dai lupi e cadute in un dirupo, all’alpeggio dell'Alpe Bonze, sopra Donnas, ha riaperto l’annosa discussione sulla “questione lupo” in Valle d’Aosta. L’assessore all’Agricoltura e risorse naturali, Laurent Viérin, ha incontrato Elmo Cheraz e la sua famiglia, proprietarie delle bovine in questione, “per dare risposte concrete: stiamo intervenendo puntualmente – spiega Viérin – per dare il giusto sostegno a ciò che è successo. La problematica del lupo, che sta emergendo da parecchio tempo e non solo in Valle, era già stata oggetto di una lettera da parte mia ai Ministeri competenti nel mese di marzo per chiedere che il piano lupo nazionale, che vincola anche la Valle, potesse avere delle risposte concrete”.
Parallelamente, l’assessorato ha messo in campo altre azioni contenute nel pacchetto agricoltura varato il 17 luglio scorso. “In prima istanza c’è il piano danni da fauna selvatica, che ha previsto incentivi fino al 90 per cento per misure di prevenzione e fino al 100 per cento per risarcimento danni”, spiega Viérin. “Poi c’è il Piano lupo regionale – continua l’assessore – che si è concretizzato con le misure approvate, intanto prevedendo che tutto il territorio regionale fosse ricompreso nella possibilità di accedere ai contributi per le misure di prevenzione, come per esempio il costo del pastore o di cani da guardiania – prima erano previste solo alta e media Valle, quindi la Basse Valle era esclusa e questo caso non sarebbe potuto rientrare – e innalzando al 90% l'aiuto (prima era 70%, ndr) oltre che la previsione di un fondo per il risarcimento e indennizzo in caso di danni, collegato, che risarcisce il 100 per cento dei danni”.
Inoltre, aggiunge Viérin, “sono stati incentivati i monitoraggi costanti e soprattutto altre azioni saranno messe in campo ancora più incisive, come per esempio un sistema di rilevazione con radio collari o sistemi analoghi per limitare il più possibile, malgrado i vincoli imposti dal piano nazionale”. Infine, conclude l’assessore, “abbiamo richiesto inoltre ad Arev e alle associazioni di categoria di sensibilizzare le aziende e il comparto su queste opportunità, soprattutto per quanto riguarda gli aiuti per la prevenzione, il rimborso per i pastori e la guardiania su tutti”.