Al Nid d’Aigle, punto di partenza per la via normale francese del Monte Bianco, da oggi un monumento rende omaggio alle vittime degli aerei di Air India, lo malabar princess e il kanchenjunga che si erano schiantati nel 1950 e nel 1966 nel massiccio del Monte Bianco. La cerimonia si è svolta questa mattina in occasione della visita in Francia, il primo ministro indiano Narendra Modi.
Ancora oggi il ghiacciaio des Bossons restituisce resti umani, oggetti e parti dei due velivoli indiani caduti nella zona.
Il volo Air India 245 denominato Malabar Princess era partito da Bombay con destinazione Londra. Il 3 novembre 1950 andò a schiantarsi contro il Rocher de la Tournette (4677 mt), durante l’avvicinamento all’aeroporto di Ginevra mentre percorreva la seconda tratta del volo Bombay-Il Cairo-Ginevra-Londra. Tutte le 48 persone a bordo rimasero uccise nell’incidente aereo. Sedici anni dopo un altro aereo della Air India, impegnato nel volo 101 si schiantò non distante da quello stesso punto. Era il 24 gennaio 1966, l’aereo, un Boeing 707-437 denominato Kanchenjunga, stava compiendo il terzo tratto del volo Bombay-Delhi-Beirut-Ginevra-New York. Tutte le 117 persone a bordo, 106 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio, morirono nell’incidente.
Fra gli ultimi ritrovamenti dei due velivoli, una cassetta contenente smeraldi, zaffiri e rubini, ritrovata nel settembre del 2013, il reattore del Boeing 707 di Air India nel novembre del 2017 e ancora una mano amputata nel luglio del 2018.
