Nasce un comitato a difesa del trenino e delle miniere di Cogne

La petizione firmata da 683 cogneins approderà mercoledì in Consiglio regionale. Sulla rete in questi giorni però si sta muovendo una vera e propria mobilitazione per salvare la ferrovia del Drinc e il bacino minerario.
Trenino Cogne
Società

Si sta muovendo sul web la campagna di alcuni cittadini valdostani per salvare il trenino e le miniere di Cogne. Nei giorni scorsi la IV Commissione consiliare ha confermato lo smantellamento della linea ferroviaria e mercoledì prossimo, come è presumibile, anche il Consiglio regionale si esprimerà in tal senso.

Ma i promotori della petizione, firmata da 683 cogneins, non ci stanno. Ed ecco che in questi giorni è partita una vera e propria mobilitazione sulla rete, ma non solo. Per fare conoscere le ragioni del No alla dismissione della ferrovia del Drinc è nato un comitato spontaneo e un sito cuorediferrovalledaosta.wordpress.com

“Che senso ha togliere i binari? – si domandano i promotori dell’iniziativa – Considerando non solo il valore affettivo dell’infrastruttura per molti valdostani, ma soprattutto il suo ruolo chiave come via di collegamento con la valle centrale in situazioni di emergenza (ancora nel 2008 ha permesso di portare rifornimenti a Cogne, isolata dalle nevicate) e il valore storico e culturale di un’opera di archeologia industriale che dovrebbe compiere 90 anni proprio nel 2012, non si dovrebbe garantire un minimo di tutela dell’esistente, indipendentemente dalla sua possibile valorizzazione futura?”

Oltre al sito, dove è disponibile una relazione sul bacino minerario di Cogne e il sito di Colonna e il testo della petizione popolare, i promotori hanno aperto un gruppo Facebook “Cinque semplici azioni per salvare le miniere di Cogne”. Le azioni in questioni proposte sono: segnalare “Cogne: la ferrovia del Drinc e la miniera” come ”Luogo del Cuore” nell’ambito del sesto censimento organizzato dal FAI, firmare l’appello di Legambiente, seguire il sito, telefonare all’Ufficio del turismo di Cogne o al consorzio degli operatori turistici, dimostrandosi interessati a iniziative legate alle miniere e diffondere le informazioni sulla ferrovia del Drinc.

Infine il Comitato, assieme ad alcuni banchetti informativi, promuoverà delle iniziative. La prima, organizzata dall’Associazione dei Musei di Cogne, in collaborazione con il Comune di Cogne e l’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura, si svolgerà questa domenica 3 giugno. 
Dalle ore 10, presso le case operaie di Bouttillière (in caso di maltempo presso la Fondation Gran Paradis) si terrà una giornata di festa dedicata alla memoria del passato minerario. In particolare l’evento rientra nel quadro di un progetto di arte/teatro visivo applicato all’allestimento museale. In questi mesi gli organizzatori hanno raccolto alcuni documenti riguardanti la vita dei dipendenti della Cogne che sono stati stampati su tessuto e che verranno esposti domenica in un allestimento che ricorderà la miniera.  In un secondo tempo verranno portati a Colonna e appesi al vento come bandiere di preghiere tibetane.

“Colonna, la miniera più alta d’Europa (2.400 metri), il treno che unisce Cogne alla località Acque Fredde, sopra Aosta, le tante vestigia dell’antica filiera dell’acciaio ancora sparse per la regione – si legge sul sito cuorediferrovalledaosta.wordpress.com – devono essere tutelate perché ci raccontano chi siamo e da dove veniamo, e anche perché costituiscono una risorsa culturale ed economica che sarebbe sciocco trascurare.”

 

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